Sumirago piange Rosita Missoni: «Un successo mondiale, ma è sempre rimasta qui, molto legata alla sua terra»
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Quando Rosita Missoni incontrava Yvonne Beccegato, sindaco di Sumirago, immancabilmente le regalava dei fiori del suo giardino, «una sua grande passione». La villa dei Missoni non è di quelle faraoniche, e si trova in una posizione discreta a 300 metri dal municipio del paese di 6 mila anime che ospita anche l’azienda. Per questo la prima cittadina di Sumirago ricorda non soltanto l’«icona dell’imprenditoria femminile del secolo scorso» e il «simbolo di stile e creatività riconosciuto in tutto il mondo», ma «soprattutto una donna che ha lasciato un’impronta indelebile nella nostra comunità». (Corriere Milano)
La notizia riportata su altri giornali
Rosita Missoni amava ricordare il suo primo incontro con Ottavio, l’atleta che sarebbe diventato suo marito e compagno di un’avventura straordinaria. Un amore nato tra i binari e il destino (Io Donna)
Con lei, scomparsa oggi all’età di 93 anni, se ne va un pezzetto di storia della moda italiana. L’intuizione? Utilizzare le macchine Raschel delle tessiture lombarde fino ad allora votate alla lavorazione di scialli dai motivi arabescati, per creare un tessuto a maglia che brillasse di fantasia. (Elle)
Con l’adorato marito Ottavio, sposato nel 1953, fondò il celebre e omonimo brand poi esportato in tutto il mondo. Nata a Golasecca da una famiglia di artigiani tessili, Rosita è rimasta sempre legata al Varesotto e in particolare a Sumirago (La Provincia di Cremona e Crema)
La scomparsa di Rosita ha lasciato un profondo segno nel mondo della moda e nella comunità che l’ha amata per il suo stile inconfondibile e la sua straordinaria eleganza. (varesenews.it)
C’è un filo d’intimità e creatività, fiuto economico e solidarietà parentale, che è stata la firma Missoni, quasi quanto gli zig zag e il fiammato, quel modo inconfondibile di tessere il colore, che ha rotto ogni schema della maglieria tradizionale, consacrandola a moda, design, persino arte. (Il Sole 24 ORE)
La sua ultima occupazione in azienda, la direzione creativa della home collection, per Rosita Missoni non era solo una passione, ma il suo ritratto. Nel trionfo di colori delle sue soluzioni di life style stava la sua anima di donna, di creativa e di imprenditrice. (Corriere della Sera)