Giuli dalla Buchmesse: “Nessun caso Gilioli”. "No ai tagli sanguinari contro la cultura", ma non prende impegni concreti

Giuli dalla Buchmesse: “Nessun caso Gilioli”. No ai tagli sanguinari contro la cultura, ma non prende impegni concreti
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"Nella mia missione istituzionale sono intenzionato a rappresentare la sacrosanta libertà di espressione di ogni forma di dissenso compreso quello che possa ritorcersi sul governo a cui mi onoro di appartenere" ha affermato Alessandro Giuli a Francoforte. È solo un passaggio del lungo e dotto discorso che il ministro ha tenuto oggi alla Buchmesse, edizione n. 76, Italia paese ospite d’onore. E su… (la Repubblica)

Se ne è parlato anche su altre testate

– Con l’apertura della Fiera del Libro di Francoforte l’Italia, Paese Ospite d’Onore della 76esima edizione, accoglie i visitatori in un allestimento di 2.300 mq disegnato, su incarico del Commissario straordinario Mauro Mazza, dallo studio multidisciplinare Stefano Boeri Interiors, fondato dall’architetto Stefano Boeri con l’architetto Giorgio Donà. (Agenzia askanews)

La piazza: spazio di incontro e dialogo Il tema del Padiglione Italia, “Radici nel futuro”, esalta l’importanza della piazza italiana come simbolo identitario. Per questa occasione, Stefano Boeri e Giorgio Donà hanno realizzato un ambiente che richiama la struttura architettonica dei centri storici italiani, trasformando lo spazio in un luogo di incontro e scambio culturale. (Arte Magazine)

L’Inter di Simone Inzaghi si prepara a fare ritorno sul palcoscenico della Serie A. Dopo la sosta legata agli impegni delle nazionali, la squadra nerazzurra tornerà sotto i riflettori della massima serie per un big match. (Spazio Inter)

L'Italia vola alto a Francoforte. Giuli: "Libertà, anche di dissenso"

IMPEGNI – Domenica sera alle 20.45 l’Inter sarà impegnato nella partita di campionato contro la Roma. Partita molto difficile, soprattutto per il momento delicato nell’ambiente giallorosso. (Inter-News)

MILANO – Il largo 6-0 di Argentina-Bolivia nelle Qualificazioni ai Mondiali 2026 in quel di Buenos Aires (Argentina) chiude la seconda sosta internazionale “nerazzurra” della stagione. (Inter-News)

L'invito è stato deciso tempo fa e dunque non è affatto una affermazione politica. In effetti, il momento è giusto per vari motivi: l'Italia cerca una strada diversa, pluralista, dopo decenni di conformismo che hanno reso la cultura asfittica e dunque, ammettiamolo, poco vitale. (il Giornale)