Elena Cecchettin risponde a Valditara: “Giulia uccisa da un ragazzo bianco, oltre ai depliant il governo cosa ha fatto?”
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«Dico solo che forse» se «invece di fare propaganda alla presentazione della fondazione che porta il nome di una ragazza uccisa da un bianco italiano e ‘per bene’, si ascoltasse non continuerebbero a morire centinaia» di «donne nel nostro Paese ogni anno». Così in una storia su Instagram Elena Cecchettin, sorella di Giulia Cecchettin. Valditara: “Il patriarcato non esiste, abusi legati all’immigrazione irregolare”. (La Stampa)
Ne parlano anche altri giornali
Fondazione Cecchettin, Mulè "Contro violenza genere nuovo approccio" 18 novembre 2024 (Il Sole 24 ORE)
Così Gino Cecchettin, alla presentazione della Fondazione dedicata alla figlia Giulia. La fondazione dedicata a Giulia Cecchettin ha “il compito ambizioso di educare per produrre un cambiamento. (Il Fatto Quotidiano)
"Avevo pensato che dovevo far qualcosa, Giulia non si risparmiava ad aiutare gli altri, una delle cose che ho imparato è proprio quella di essere più di aiuto e mi sono chiesto come avrei potuto farlo". (Elle)
L’evento intende celebrare la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza sulle Donne affrontando il tema dal punto di vista del silenzio a cui spesso le donne sono state ridotte, impedendo loro di studiare, lavorare, esprimersi nell’arte o nella letteratura, e venendo escluse o sminuite dal mondo del lavoro, dalle antologie e dai manuali scolastici, sia in passato sia al giorno d’oggi. (Cronache Cittadine)
Il pallone rosso, realizzato da Kappa®, è diventato simbolo di un messaggio potente e universale che il presidente della Lega B Mauro Balata, insieme alle venti società, veicola da anni: il rispetto, la protezione e la tutela dei diritti delle donne, un tema che oggi più che mai necessita di essere al centro dell’attenzione. (Frosinone News)
ROMA. Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara evidentemente non lo sa, ma le sue parole di oggi rivelano quanto, forse a sua insaputa, sia profondamente radicato in quella cultura del patriarcato che ha cercato di ridimensionare, riducendola a una banale questione ideologica. (La Stampa)