Il dramma di Gaza, neonata morta di freddo a Natale
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Mentre nel mondo si festeggiava la nascita di Gesù e si scartavano regali, in una tenda gelida vicino a Khan Yunis, nel sud di Gaza , la piccola Sila moriva di freddo, avvolta in un sudario bianco e stretta alla mamma che, con il poco latte del suo seno, cercava di calmare il pianto a dirotto della neonata . Arriva dal campo profughi di Al Mawasi, sulle dune affacciate al Mediterraneo, la storia più triste di questo Natale, un dramma purtroppo nient'affatto isolato nella Striscia, dove sempre meno bambini riescono a sopravvivere. (Gazzetta del Sud)
Ne parlano anche altre testate
GAZA – Si chiamava Sila: aveva solo tre settimane ed è morta congelata durante la notte di Natale nella Striscia di Gaza, vicino a Khan Younis, mentre Israele e Hamas continuano ad accusarsi a vicenda di aver complicato gli sforzi per il cessate il fuoco che avrebbe potuto porre fine alla guerra di 14 mesi. (Firenze Post)
È un “nemico terribile” quello che ha fatto strage di neonati a Gaza nei giorni di Natale: il freddo. Lo ha toccato con mano Irene Fortin, coordinatrice del team infermieristico di Medici senza Frontiere al Nasser Hospital, uno dei pochi rimasti in piedi dopo quindici mesi di bombardamenti israeliani. (la Repubblica)
C’è una fiaba dell’orrore, che arriva dalla striscia di Gaza ed è raccontata dalla Associated Press. L’agenzia racconta della morte di Sila al-Faseeh, neonata di tre settimane, morta di freddo la notte di Natale, in un campo profughi del centro della Striscia. (Open)
Un neonato è morto questa mattina a Gaza a causa del freddo e delle temperature in calo , segnando il quinto decesso in simili circostanze in meno di una settimana. Lo riferisce l’agenzia palestinese Wafa. (Gazzetta del Sud)
Il furgone dei giornalisti colpito in uno dei raid israeliani - Reuters (Avvenire)
Il manifesto del 27 dicembre 2024 (il manifesto)