Il futuro della Rai? Per FdI la modifica della governance “non è una priorità”. E Gasparri: “Via i partiti? La legge comunque la facciamo noi…”
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Si sono conclusi i due giorni di approfondimento sulla Rai, voluti fortemente dalla presidente della commissione di Vigilanza, Barbara Floridia, per approfondire i temi inerenti la prossima riforma che riguarderà la tv di Stato alla luce del Media Freedom Act, che dovrà essere recepito entro il prossimo 8 agosto, pena una procedura d’infrazione che, sottolinea la senatrice 5 stelle Dolores Bevilacqua, “verrà pagata come al solito dai cittadini italiani”. (Il Fatto Quotidiano)
Su altre testate
Geppi Cucciari apre con una battuta un convegno organizzato al Senato Geppi Cucciari show al Senato: “Tenere fuori i partiti dalla Rai? Anche a me piace la fantascienza” (Dire)
Digitale, durata del Cda, risorse e ruolo del parlamento. Al termine della due giorni di confronto sul futuro del servizio pubblico, la presidente della Vigilanza, Floridia, tenta la sintesi sui punti comuni da cui partire per arrivare alla riforma Rai. (Primaonline)
“Se ho capito bene il tema di oggi è come tenere i partiti fuori dalla Rai, lo dico sorridendo, anche a me piace molto la fantascienza”. A Geppi Cucciari è toccato il compito di aprire “Le sfide del servizio pubblico” che si stanno svolgendo in Senato, su iniziativa della presidente della Commissione di Vigilanza Rai, Barbara Floridia (Il Fatto Quotidiano)
La quale deve inserirsi in una «cornice di libertà e spazio di inclusione, dove originalità, professionalità, innovazione, pluralismo e non spartizione, possano c… (la Repubblica)
«La Rai si trova a essere un’azienda che opera in un mercato, quello italiano, sempre più aggressivo e in rapida trasformazione, nel quale molti operatori globali sono entrati con volumi d’investimento notevoli e spesso senza vincoli d’investimento. (Italia Oggi)
ROMA Gli Stati Generali sulla Rai, sala Zuccari del Senato, sono il simbolo di una consapevolezza: se non ci si parla, tra maggioranza e opposizione, l’azienda di Viale Mazzini non può svolgere al meglio il suo ruolo, di servizio pubblico, e non riesce a darsi un presidente o una presidente (Simona Agnes? Resta saldamente in pole position) e quindi la pienezza della governance. (ilmessaggero.it)