I cristiani in Siria, cosa può succedere ora?
Articolo Precedente
Articolo Successivo
La Siria è da secoli un crocevia di culture, religioni e tradizioni diverse. Anche sotto il regime di Assad, convivevano - non sempre pacificamente - sunniti, sciiti e alauiti, drusi, cristiani cattolici, maroniti e ortodossi. Oggi, i cristiani siriani, che rappresentano una piccola ma significativa parte della popolazione, affrontano una sfida enorme (Sky Tg24 )
Ne parlano anche altre testate
Siria, incendiato un albero di Natale nel distretto cristiano di Hama, proteste a Damasco L’episodio ha scatenato le proteste dei residenti, la maggior parte di religione cristiana, che hanno reagito organizzando sit in e manifestazioni per chiedere al nuovo governo di prendere provvedimenti per proteggere le minoranze religiose. (Fanpage.it)
Dopo l’incendio di un albero di Natale a Suqaylabiyah, nella regione centrale di Hama, centinaia di cristiani si sono radunati nelle strade di Damasco per manifestare il loro dissenso. “Se non ci è permesso di vivere la nostra fede cristiana nel nostro Paese, come facevamo prima, allora non apparteniamo più a questo posto”, ha dichiarato uno dei partecipanti alla manifestazione, esprimendo il sentimento di frustrazione della comunità. (Tiscali Notizie)
Proteste a Damasco, in Siria, dove centinaia di cristiani hanno affollato le strade del centro della capitale dopo che un albero di Natale installato nella provincia di Hama è stato bruciato. I manifestanti, con in mano una croce e pregando, hanno marciato attraverso il quartiere cristiano di Bab Touma fino a una chiesa. (Liberoquotidiano.it)
Centinaia di manifestanti sono scesi in piazza nelle zone cristiane di Damasco per protestare contro l'incendio di un albero di Natale vicino ad Hama, nella Siria centrale, come hanno testimoniato i giornalisti dell'AFP. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
È stato un Natale molto particolare quello che i cristiani hanno appena celebrato, un misto di gioia e di preoccupazioni per il nuovo corso che si è aperto nel Paese dopo la caduta del regime di Bashar al Assad per mano della coalizione armata guidata dagli islamisti di Hayat Tharir al Sham (Hts). (Servizio Informazione Religiosa)
«Se non ci è permesso di vivere la nostra fede cristiana nel nostro Paese, come facevamo prima, allora non apparteniamo più a questo posto», ha detto un manifestante. Le proteste sono scoppiate dopo la pubblicazione di un video che mostrava combattenti incappucciati che appiccavano il fuoco a un albero di Natale nella città a maggioranza cristiana di Suqaylabiyah. (ilmessaggero.it)