Ucraina, i timori di una pace apparente
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C’è una ricorrenza in Ucraina, ignorata dai media italiani, che cade in questo mese riaprendo un capitolo di storia che proietta ancora una lunga e cupa ombra sugli avvenimenti odierni. Era il cinque dicembre di trent’anni fa quando a Budapest venne firmato il memorandum in base al quale l’Ucraina rinunciava al proprio arsenale atomico aderendo simultaneamente al Trattato di Non Proliferazione Nucleare in cambio di assicurazioni sulla sua sicurezza da parte delle altre potenze nucleari, Usa, Federazione Russa e Gran Bretagna in testa seguite, in un secondo momento, da Francia e Cina (Vita)
Ne parlano anche altre fonti
Per lui la vita umana non vale niente. «Voglio che Donald Trump ci aiuti a finire questa guerra», ha affermato Zelensky. (LaC news24)
Il presidente ucraino Zelensky parla all’Unione europea ma il messaggio è per gli Stati Uniti: «Vogliamo porre fine alla guerra. Vogliamo la pace, ma dobbiamo avere garanzie di sicurezza che ci aiuteranno a proteggerci domani. (Corriere della Sera)
Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev Courtesy: EBS (Il Sole 24 ORE)
Con l’intervista al quotidiano Le Parisien, il presidente Zelensky ha dichiarato la capitolazione militare dell’Ucraina. La media … (Il Fatto Quotidiano)
ANSA (Avvenire)
Nel frattempo, i Ventisette appaiono più disposti che in passato ad accettare nuove responsabilità. (Il Sole 24 ORE)