Nobel per la pace all'organizzazione antinucleare giapponese Nihon Nihon Hidankyo

Nobel per la pace all'organizzazione antinucleare giapponese Nihon Nihon Hidankyo
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l'Adige ESTERI

Il premio Nobel per la pace del 2024 è stato assegnato all'organizzazione antinucleare giapponese Nihon Nihon Hidankyo. Il presidente del comitato, Joergen Watne Frydnes, ha descritto Nihon Hidankyo come "un movimento popolare di sopravvissuti alla bomba atomica di Hiroshima e Nagasaki, noto anche come Hibakusha" e ha affermato che ha ricevuto il premio per la pace "per i suoi sforzi per realizzare un mondo libero dalle armi nucleari e per aver dimostrato attraverso le testimonianze che le armi nucleari non devono mai più essere utilizzate", ha affermato. (l'Adige)

Ne parlano anche altre testate

L'annuncio del Comitato norvegese (LAPRESSE)

Il Nobel per la pace a Nihon Hidankyo, l'organizzazione antinucleare giapponese formata dai sopravvissuti alla bomba atomica di Hiroshima e Nagasaki, ci porta a riflettere sulle guerre in corso, le vittime, la paura nucleare che ritorna. (la Repubblica)

Il premio Nobel per la pace 2024 è stato assegnato Nihon Hidankyo, l’organizzazione giapponese dei sopravvissuti di Hiroshima e Nagasaki nata per portare avanti il ricordo di quella tragedia attraverso testimonianze dirette. (Fanpage.it)

Nobel per la Pace 2024, vince l'organizzazione giapponese Nihon Hidankyo: «Per un mondo libero dalle armi nucleari»

Nihon Hidankyo si è aggiudicata il premio per il suo impegno per l'eliminazione delle armi nucleari (LAPRESSE)

Il Premio Nobel per la Pace 2024 è stato assegnato all’organizzazione antinucleare giapponese Nihon Hidankyo. Si tratta dell'associazione dei sopravvissuti alle bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki, nota anche come Hibakusha (Il Giornale d'Italia)

L'organizzazione giapponese Nihon Hidankyo ha vinto il premio Nobel per la Pace «per i suoi sforzi a favore di un mondo libero dalle armi nucleari». Il riconoscimento è stato assegnato oggi, venerdì 11 ottobre, sullo sfondo di una serie di guerre, dall'Ucraina al Medio Oriente, e della carestia in Sudan, tra le altre emergenze che affliggono il mondo. (Corriere della Sera)