Trap. La recensione del film di M. Night Shyamalan

Trap. La recensione del film di M. Night Shyamalan
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Lo abbiamo imparato. Il cinema di Shyamalan da sempre ha a che fare con spazi chiusi. Che siano zone di sicurezza e di conforto, villaggi in cui coltivare l’illusione di un riparo dalle minacce del mondo esterno. O che siano bolle invalicabili, come la spiaggia di Old o la casa nel bosco di Bussano alla porta, sospese in un’altra dimensione, dove il mistero assoluto si apre al terrore dell’abisso. In ogni caso, si tratta di trappole. (Sentieri Selvaggi)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Dall’accettazione della morte (ricordate il mitico finale del film con Bruce Willis e Haley Joel Osment?)... (Style - Moda Uomo del Corriere della Sera)

Ad attendermi, papà M. WeHo, club esclusivo di scrittori, registi, e crème de la crème di Hollywood. (la Repubblica)

L'idea di partenza di Trap è geniale: un serial killer bloccato a un concerto pop perché ha portato la figlia adolescente a vedere la sua artista preferita, Lady Raven. (Movieplayer)

Al cinema “Trap”, il nuovo thriller di M. Night Shyamalan con Josh Hartnett serial killer

La star, Lady Raven, è una sorta di Taylor Swift amata dalle ragazzine, che la idolatrano e condividono sui social. C'è un padre che accompagna la figlia adolescente a un concerto. (cinematografo.it)

Ogni volta che esce un nuovo film di M. Night Shyamalan fa sempre discutere, poiché è spesso un horror-thriller che mette al centro un plot twist eclatante che va a braccetto con la tematica attuale di cui si fa portavoce la pellicola. (Lega Nerd)

La storia è quella di un serial killer, padre di un'adolescente, che si ritrova braccato Night Shyamalan, regista indiano celebre per i suoi thriller che con questa pellicola riporta al cinema, da protagonista, l'indimenticato Josh Hartnett. (Io Donna)