Sinner, ecco chi sono i giudici per il caso doping: la Wada sceglie un «duro», Jannik l’esperto Benz
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Sono stati nominati due arbitri su tre del collegio arbitrale del Tas chiamato a decidere sul caso Sinner. Secondo La Gazzetta dello Sport si tratta dell’israeliano (con passaporto statunitense) Ken Lalo, scelto dalla Wada, e dello statunitense Jeffrey Benz, voluto dal team del numero uno al mondo. Sinner, Anna Kalinskaya sulla copertina di Harper Bazaar: nell'intervista decide di non parlare di Jannik Lalo e Benz, due giudici per il caso Sinner Chi sono? Il primo viene descritto come un giudice duro ed è il presidente della Federazione israeliana sport equestri. (ilmessaggero.it)
Se ne è parlato anche su altre testate
L’agenzia mondiale antidoping ha anche nominato il giudice che prenderà parte al collegio arbitrale. Il 2025 si avvicina a grandi passi e, con esso, anche il verdetto sul caso doping che ha coinvolto Jannik Sinner dopo il torneo di Indian Wells dell’ormai passata stagione. (Liberoquotidiano.it)
Il primo, scrive la, è uno dei legali più esperti in materia di antidoping e viene considerato particolarmente duro. Due arbitri su tre, infatti, sono stati ufficialmente nominati: si tratta dell’israeliano Ken Lalo, scelto dalla Wada, e dello statunitense Jeffrey Benz, voluto dal team di Sinner. (Eurosport IT)
Intervistata dal portale Tennis 365, la ceo di Itia (l’agenzia che si occupa di doping e corruzione nel tennis) Karen Moorhouse ha voluto sgombrare il campo da equivoci e sospetti sull’operato della propria organizzazione, da più parti ritenuta troppo morbida e garantista nel trattamento dei casi, pur diversissimi, di Jannik Sinner e Iga Swiatek: “Ogni caso di doping va analizzato in maniera separata, ogni caso è diverso. (la Repubblica)
L’americano Jeffrey Benz indicato dai legali di Jannik Sinner. L’israeliano Ken Lalo, il giurista che contribuì a inasprire la pena di Sara Errani per la sua positività al letrozolo del 2017, scelto dalla Wada. (Corriere della Sera)
Le polemiche, sotto molteplici punti di vista, hanno colpito sia il tennista altoatesino, sia i suoi accusatori. (OA Sport)
Alcuni elementi portano a pensare che il processo potrebbe non svolgersi prima di marzo 2025. (Sky Sport)