Pagina 2 | Vlahovic-tifosi, la verità alla Continassa: minacce anche fuori lo Stadium

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Tuttosport SPORT

Dusan Vlahovic tende la mano ai tifosi. Nessun dito puntato, come sotto la curva, un attimo dopo il triplice fischio di Juventus-Venezia. Nessun pollice all’insù, con fare ironico, come al rientro negli spogliatoi sabato sera, mentre di sottofondo echeggiava un coro contro di lui. L’attaccante serbo, il giorno dopo il controverso episodio che l’ha visto protagonista allo Stadium, tende la mano ai tifosi in segno di pace . (Tuttosport)

Su altri giornali

Il sito ufficiale dei Viking, tifo organizzato della Juventus, ha pubblicato una nota in vista della partita di stasera. (Juvenews.eu)

La Digos visionerà le telecamere dell’allianz Stadium. L’assurda logica di andare sotto ai propri ultrà come il monello davanti alla cattedra della maestra Vlahovic, minacce di morte e insulti razzisti: indaga la Digos (Corsera) (IlNapolista)

Dusan VlahovicANSA Ogni partita fa storia a sé, soprattutto i rossoblù stanno dimostrando di essere di una buona pasta, ma in una ipotetica risalita Scudetto sono stati punti lasciati per strada e fa specie che due pareggi siano maturati su situazioni occasionali in pieno recupero. (Quotidiano Sportivo)

Quel triste rito di farsi insultare (e ritrattare) sotto la curva

"Il grande freddo" scrive il Corriere dello Sport in apertura quest'oggi. Il pari con il Venezia, la manovra lenta, le scuse di Vlahovic e l'allarme di Danilo. Dalla festa con il Manchester City al flop con il Venezia: Juve e Motta contestati. (Tutto Napoli)

Dopo un 2-2 col Venezia, uno sta muto e si prende i fischi. Antonio Di Gennaro ospite di Rai Sport, ha parlat del momento di difficoltà della Juventus: "Vlahovic ha 24 anni, con la Juventus dei miei tempi certe dichiarazioni non le avrebbe mai dette. (Tutto Juve)

Prendete Dusan Vlahovic, che alla fine della partita contro il Venezia non si sottrae al mesto (e vergognoso) rito di andare a farsi insultare sotto la curva, ma poi decide di rispondere. Se avesse davvero in mano i suoi social, senza doverli lasciare ai manager capaci di scrivere memorabili messaggi tipo «avanti così, fino alla fine», saprebbe che in certi casi l’unica cosa da fare – oltre a non presentarsi sotto la curva – sarebbe quella di rispondere. (il Giornale)