Telecomunicazioni, perché in Italia il mercato è in crisi

Telecomunicazioni, perché in Italia il mercato è in crisi
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Italia Oggi ECONOMIA

Il mercato italiano delle telecomunicazioni è in forte difficoltà rispetto agli altri paesi europei. È infatti l’unico che ha realizzato una contrazione dei ricavi negli ultimi cinque anni pari al 9,7%, rispetto ai principali stati del Vecchio continente. Il mercato tedesco ha infatti realizzato nel 2023 ricavi per 59,9 miliardi di euro (+1,3% sul 2022), seguito da Regno Unito (37,7mld; +3,1%), Francia (37,6mld; +2,5%) e Spagna (28,3mld; -0,9%). (Italia Oggi)

Su altre fonti

Giro d’affari in crescita a livello mondiale trainato dall’Asia, ma in difficoltà in Spagna e soprattutto in Italia dove nel primo semestre del 2024 i ricavi sono aumentati nonostante il comparto mobile sia ancora in sofferenza. (FIRSTonline)

Nuovi equilibri nel mercato globale delle telecomunicazioni. (Business People)

I ricavi a quota 27,1 miliardi in recupero di uno scarso 0,8%, ma l’ampia contrazione nell’ultimo quinquennio, pari al -9,7%, rappresenta l’unico ridimensionamento fra le principali economie. In Europa a rischio le roadmap 5G e gigabit society: investimenti a -8,6% (CorCom)

Tlc, l'Italia è in affanno

Il settore tlc cresce su scala mondiale, anche se gli investimenti sono in contrazione. Secondo lo studio di Mediobanca, alle asiatiche la parte del leone. Tim 19esima (22esima senza Sparkle) Spinta dall’Asia (Primaonline)

MILANO – I ricavi degli operatori telefonici mondiali riescono a crescere ancora dell’1,5% nel primo semestre 2024 e del 2% nel 2023 ma solo grazie ai player asiatici, giapponesi (+3,1%) e cinesi (+2,9%), che hanno beneficiato del rafforzamento della quota di mercato nel 5G e dell’avanzato grado di diversificazione industriale. (la Repubblica)

Con 27,1 miliardi di euro nel 2023 il mercato italiano delle tlc era il quinto in Europa, in recupero dello 0,8% sull'anno precedente. Estendendo il confronto al 2010, in Italia il giro d'affari del settore ha perso 15 miliardi (-3,3% medio annuo), con la rete mobile in maggiore affanno (-49%) rispetto alla fissa (-20,7%). (Italia Oggi)