Puente e basta!
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Facciamo il Puente della situazione. Mark Zuckerberg ha detto che vuole allargare la libertà di espressione sui suoi social, Facebook e Instagram. In particolare ha detto che cancellerà il fact-checking, ossia la verifica dei fatti e delle fonti, perché il sistema è fallato, troppo politicamente «orientato» (sinonimo: «fazioso»). Insomma, ha scelto di cancellare i cancellatori. Puente e a capo. Bene. (il Giornale)
Su altri giornali
Un 2025 subito impegnativo per il fondatore di Facebook, che poche ore fa aveva annunciato il nuovo cda, tra cui figura anche John Elkann. Come? «È tempo di tornare alle nostre radici sulla libertà di espressione», spiega l'imprenditore dal proprio profilo personale. (Corriere della Sera)
Mark Zuckerberg, martedì scorso in un video, ha detto delle cose terribili. L’uomo che ha inventato e gestisce Facebook e Instagram, che coinvolgono quasi 4 miliardi di persone in giro per il mondo, ha dichiarato che la sua edicola globale, la sua bacheca, non farà più censure. (Nicola Porro)
Non c'è solo lo spostamento verso la destra di Trump dietro la scelta di Mark Zuckerberg di abbandonare la moderazione tradizionale su Meta. In realtà rivela l'obiettivo delle big tech e degli Usa repubblicani di governare l’informazione mondiale con le logiche dell'iperliberismo, senza intermediari a tutela dei lettori. (Agenda Digitale)
«I cinesi? Responsabili della diffusione della pandemia di Covid». «Gli omosessuali? Malati». (Corriere della Sera)
Se poi quanto affermato non corrisponda a verità, che importanza ha! La cosa fondamentale è che, nel caso di una informazione, essa piaccia, faccia sognare e, se possibile, guadagnare. Appunto che ci si esprima liberamente. (L'Eco di Bergamo)
Già nei mesi scorsi, il fondatore Mark Zuckerberg aveva fatto “mea culpa” per le censure effettuate da Facebook su pressione del presidente Usa uscente Joe Biden. La seconda elezione di Trump sta generando una rivoluzione copernicana anche tra i social media. (provitaefamiglia.it)