Open Arms, la difesa di Salvini: «Ong d’accordo con gli scafisti»

Open Arms, la difesa di Salvini: «Ong d’accordo con gli scafisti»
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Per saperne di più:
il manifesto INTERNO

All’appello è mancato solo Matteo Piantedosi, tutti a rapporto gli altri quattro ministri della Lega. Più per ragion di partito, probabilmente. Di voglia di parlare la squadra del Capitano non ne aveva più di tanto. «Sono qui primo perché ero al governo con lui in quel momento, secondo perché sono della Lega come lui», si è limitato a dire Giancarlo Giorgetti, facendo riferimento alle delega che aveva nel Conte Uno, proprio quando i 147 migranti soccorsi dalla Open Arms furono tenuti in mare per 19 giorni dal divieto allo sbarco imposto dall’allora ministro degli Interni Salvini, finito per questo sotto processo con l’accusa di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio. (il manifesto)

Se ne è parlato anche su altre testate

Sono da poco passate le 14 quando finisce l'udienza nell'aula bunker del carcere Pagliarelli di Palermo, Giulia Buongiorno, avvocato di Matteo Salvini, ha appena chiesto l'assoluzione perché il fatto non sussiste dalle accuse di sequestro di persona per i 147 migranti rimasti 14 giorni sulla Open Arms (il Giornale)

Processo Open Arms, Giulia Bongiorno: "Non ci fu nessun sequestro, Italia in ginocchio per far scendere i migranti" (La Stampa)

La legale di Salvini al processo a Palermo: "Ong ha detto no a possibilità sbarco" (LAPRESSE)

Open Arms: chi attacca i pm e chi resta defilato. La piazza in ordine sparso della Lega

Ma la difesa del leader della Lega è passata al contrattacco, mettendo nel mirino la parte civile, ossia l’ong spagnola che nell’agosto del 2019 prese a bordo i migranti che Salvini, all’epoca ministro dell’Interno, non volle far sbarcare a Lampedusa. (Nicola Porro)

Roberto Calderoli e Giuseppe Valditara erano già qui a Palermo ieri, coi capigruppo Riccardo Molinari e Max Romeo e il grosso dei parlamentari del Carroccio: tutti a cena con Matteo Salvini, alle Terrazze di Mo… (la Repubblica)

In mezzo c’erano loro, i quattro ministri (Giancarlo Giorgetti, Giuseppe Valditara, Roberto Calderoli e Alessandra Locatelli) e i parlamentari della Lega (una novantina quelli presenti) chiamati a una manifestazione di solidarietà con il loro leader Matteo Salvini sotto processo per il caso Open Arms (non c’erano, invece, né i governatori, da Luca Zaia ad Attilio Fontana, né il generale Roberto Vannacci). (Corriere della Sera)