Migranti, da Catania arriva un’altra scandalosa sentenza blocca-rimpatri: “Egitto insicuro”
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Giorgia Meloni usa l'ironia. L'Albania sarà un flop?, le chiedono alla festa delle Forze armate. "Ancora, avete la fissazione..." e sorride, mentre lasciava il Villaggio Difesa. Ma alla buona notizia della giornata, la ripresa delle partenze dei migranti in direzione dell'Albania, ha fatto da contraltare un'altra sentenza blocca-rimpatri arrivata (Secolo d'Italia)
La notizia riportata su altri media
“L’Egitto è una meta sempre più gettonata per le vacanze, tanto che nel 2023 ha segnato un numero record di visitatori: 14,9 milioni, di cui 850mila dall’Italia. In altre parole, l’Egitto è un Paese sicuro per tutti, tranne che per i clandestini che - secondo alcuni giudici di sinistra - non possono tornarci". (il Giornale)
Leggi tutta la notizia (Virgilio)
Mentre riprendono i trasbordi sulla nave Libra della Marina militare, il tribunale di Catania annulla il trattenimento di un egiziano nel Cpr in quanto proveniente da “Paese non sicuro”. Prosegue quindi il percorso ad ostacoli del protocollo Italia-Albania con la delocalizzazione delle procedure d’asilo nei due centri realizzati a Shengjin e Gjader, dall’altra parte dell’Adriatico. (Avvenire)
Il Tribunale di Catania non ha convalidato il trattenimento di un migrante arrivato a Pozzallo, in quanto «una lista di paesi sicuri non esime il giudice dall'obbligo di una verifica della compatibilità di tale designazione con il diritto dell'Unione europea, e in Egitto ci sono gravi violazioni dei diritti umani che investono le libertà di un ordinamento democratico». (Italia Oggi)
«In Egitto ci sono gravi violazioni dei diritti umani». Tradotto: «Non è un Paese sicuro». Con questa motivazione, il Tribunale di Catania non convalida il trattenimento, disposto dal questore di Ragusa, di una persona migrante arrivata in Italia dallo Stato africano, e che a Pozzallo ha chiesto lo status di rifugiato. (Open)
I magistrati di Catania semplicemente ignorato il decreto con cui il governo ordinava di considerare Egitto e Bangladesh Paesi sicuri. Hanno infatti dichiarato illegittima la richiesta di trattenimento nei centri a carico di tre egiziani e due bengalesi che hanno richiesto lo stato di rifugiati giustificando la decisione con la constatazione che "la lista dei Paesi sicuri" contenuta nel provvedimento non esime il giudice "dall’esame della compatibilità" di questa "designazione con il diritto dell’Unione europea". (QUOTIDIANO NAZIONALE)