Gas, più riserve e interrompibili: la strategia del governo in caso di picchi di domanda
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Una strategia su due livelli che punta in Europa ad accelerare l’adozione di «misure concrete», per dirla con le sue stesse parole, a cominciare dal price cap e dal disaccoppiamento dei prezzi tra energia da fonti fossili e rinnovabili. Mentre, guardando alle possibili soluzioni da mettere in campo se le temperature dovessero scendere nelle prossime settimane costringendo il Paese a pompare più gas, sono allo studio una serie di interventi per massimizzare la giacenza degli stoccaggi e le riserve di Gnl (gas naturale liquefatto). (Il Sole 24 ORE)
Su altri giornali
Per il momento, non succede niente di grave. E’ passata piuttosto inosservata, per ora, la notizia che dal primo dell’anno l’Ucraina ha chiuso i metanodotti che trasportavano gas russo in Europa. (Il Fatto Quotidiano)
Gli aumenti in bolletta previsti quest’anno sono del 9-10% secondo l’Arera, l’Autorità di regolazione per l’energia. Ma il costo di luce e metano continua a spaventare l’Italia e l’Europa. (ilmessaggero.it)
Di Giuseppe Gagliano – (Notizie Geopolitiche)
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"La prima rassicurazione che posso dare è quella nazionale che fa il paio anche con quella europea fatta proprio oggi dalla Commissione, che i quantitativi di gas sono in grado di coprire quella che è la domanda, che è il fabbisogno e noi abbiamo ancora stoccaggi molto alti, quasi del 78%". (LA STAMPA Finanza)
Lo ha dichiarato la portavoce dell'esecutivo Ue per l'energia, Anna-Kaisa Itkonen, durante il briefing quotidiano con la stampa, interpellata sulla richiesta, avanzata dall'Italia nei giorni scorsi, di rinnovare per un altro anno il tetto al prezzo del gas oltre la naturale scadenza di fine gennaio, per fronteggiare eventuali rialzi di prezzo. (L'Eco di Bergamo)