L’ultima lezione in aula con il suo assassino. “Sara era solare, Stefano schivo”
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«Sara aveva fatto la richiesta di tesi appena pochi giorni fa. Si sarebbe dovuta laureare a novembre. Siamo distrutti e arrabbiati». A ricordare Sara Campanella, studentessa iscritta al terzo anno del corso di laurea in tecniche di laboratorio biomedico, è la professoressa Pasqualina Laganà, coordinatrice del corso e docente di Epidemiologia e Igiene: «L’ho vista fino al giorno in cui è stata ucc… (la Repubblica)
Su altre fonti
Voleva iniziare una relazione contro la volontà della sua collega universitaria e ha deciso di diventarne il carnefice. Stefano Argentino era morboso e ossessionato da Sara Campanella. (Il Messaggero)
Si è espresso così il procuratore capo di Messina, Antonio D'Amato, sull'omicidio di Sara Campanella. (la Repubblica)
PALERMO – Per cinque anni fianco a fianco: Sara tra i banchi, loro dietro alla cattedra. L’hanno conosciuta bene, ricordano il suo impegno nello studio, la sua curiosità, la voglia di realizzarsi. E oggi piangono per lei, scossi da una tragedia che provoca dolore e incredulità anche nella scuola che Sara Campanella aveva frequentato prima di iscriversi all’università. (LiveSicilia)

Le telecamere riprendono Argentino, scrivono nella relazione i carabinieri, mentre si apposta e attende fuori dal padiglione dove Sara aveva frequentato la lezione. (Il Fatto Quotidiano)
"Mi amo troppo per stare con chiunque”. Aveva scritto così, qualche tempo fa, Sara Campanella sul suo profilo Facebook. Aveva solo ventidue anni e lunedì 31 marzo, a Messina, è stata uccisa da un collega di università, un ventisettenne che frequentava il suo stesso corso di laurea per diventare tecnico di laboratorio biomedico (la Repubblica)
Stefano Argentino, fermato con l’accusa di aver ucciso Sara Campanella, sarebbe stato aiutato da qualcuno a fuggire e a nascondersi dopo il delitto. Lo credono gli investigatori che indagano sul delitto della 22enne, tirocinante universitaria, uccisa a coltellate a Messina. (Virgilio)