"Mufasa, il re leone", arriva il prequel con le voci di Luca Marinelli, Elodie e Alberto Boubakar Malanchino
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Dal 19 dicembre al cinema, "Mufasa, il re leone", prequel del successo del 2019, è la versione live action del film d’animazione del 1994 record di incassi con oltre un miliardo e mezzo. Nella versione italiana Luca Marinelli è la voce di Mufasa, Alberto Boubakar Malanchino è l’erede al trono Taka ed Elodie è la leonessa Sarabi. Intervista di Arianna Finos (la Repubblica)
Ne parlano anche altre fonti
"Nella vita e nel lavoro sono una leonessa", infatti, "per il provino di 'Mufasa: Il Re Leone' ho fatto di tutto, in ballo avevo altre cose di lavoro ma lo volevo davvero. È stato un provino lunghissimo, un'intera giornata", e dopo un po' di tempo, "è arrivata la risposta dall'America". (Adnkronos)
“Chi avrebbe mai immaginato che un giorno avremmo doppiato un personaggio di questa storia”, dicono Elodie (voce di Sarabi, moglie di Mufasa e mamma di Simba), Luca Marinelli (voce di Mufasa) e Alberto Malanchino (voce di Taki), in occasione di un incontro stampa. (Adnkronos)
Con il film torna una cara vecchia abitudine, il classico Disney delle festività; regia di Barry Jenkins (Moonlight, La ferrovia sotterranea) e nelle sale italiane il 19 dicembre 2024 per, va da sé, The Walt Disney Company Italia. (Cinematographe.it)
Mufasa è il nuovo arrivo, molto atteso, in sala dal 19 dicembre con Disney ma a Roma il regista Barry Jenkins ha intanto accompagnato un assaggio: trentanove minuti e una manciata di secondi. Dal Robot selvaggio al delizioso Flow, fino a il Re leone, il cinema nei suoi film più belli ci regala un mondo senza uomini eppure molto più umano. (la Repubblica)
Per qualche ora nella capitale arriva Barry Jenkins, straordinario regista (e sceneggiatore premio Oscar) di Moonlight. (FRAMED MAGAZINE)
Girato tra live action e capture (ovvero leoni veri resi umani), il film racconta, attraverso Rafiki, la leggenda di Mufasa alla giovane cucciola di leone Kiara, figlia di Simba e Nala, con Timon e Pumbaa, rispettivamente un suricato e un facocero, alle prese con le loro follie piene di parole. (l'Adige)