Meloni incontra Rutte, Ucraina e Nato: cosa si sono detti

Meloni incontra Rutte, Ucraina e Nato: cosa si sono detti
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Adnkronos INTERNO

"Il nostro obiettivo comune rimane lo stesso, ovvero costruire le migliori condizioni possibili per una pace giusta per aiutare l'Ucraina a guardare avanti". "Al centro del colloquio" con il neosegretario generale della Nato Mark Rutte, oggi a Palazzo Chigi, "ovviamente anche il sostegno degli Alleati alla legittima difesa dell'Ucraina, il ruolo di coordinamento che la Nato può esercitare e deve esercitare da questo punto di vista", ha detto la premier Giorgia Meloni durante le dichiarazioni alla stampa a margine dell'incontro. (Adnkronos)

La notizia riportata su altre testate

"Mantenere al sicuro il nostro miliardo di persone è il dovere più sacro della NATO, ed è per questo che stiamo aumentando la nostra capacità industriale di difesa", ha affermato il segretario generale, aggiungendo che "dobbiamo andare oltre e più velocemente, per la nostra stessa deterrenza e per sostenere l'Ucraina". (Difesa Online)

Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev Il segretario generale della Nato, Mark Rutte, in visita a Roma ha incontrato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni (Il Sole 24 ORE)

ROMA (ITALPRESS) - Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricevuto al Quirinale il segretario generale della Nato, Mark Rutte. sat (fonte video: Quirinale) (Il Sole 24 ORE)

Meloni riceve Rutte: “Dall’Ucraina effetto domino. Rafforzare il pilastro europeo della Nato”

La stessa che sta ponendo in … (la Repubblica)

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha ricevuto oggi a Palazzo Chigi il Segretario Generale della Nato, Mark Rutte. “Al centro dell’incontro – si legge in una nota diffusa da palazzo Chigi – il ruolo dell’Alleanza atlantica quale pilastro imprescindibile per la sicurezza comune a fronte delle molteplici aree di instabilità, nonché il contributo di primo piano dell’Italia alla difesa euroatlantica a 360 gradi”. (LAPRESSE)

Si tratta della seconda (Secolo d'Italia)