Alcaraz più forte, Sinner più 'tennista': cosa resta della finale di Pechino

Alcaraz più forte, Sinner più 'tennista': cosa resta della finale di Pechino
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Eurosport IT SPORT

Lo spettacolo non è mancato, ma da questo punto di vista davvero non avevamo dubbi. Le loro sfide, già prima della finale di Pechino, ci avevano indicato piuttosto chiaramente, anche in passato, quanto Carlos Alcaraz e Jannik Sinner si 'sposassero bene'. La finale dell'ATP 500 di Pechino dunque non ha tradito le attese, con 3 ore e 21 minuti di adrenalina vera. Per tutti gli appassionati 'neutrali', un vero spettacolo. (Eurosport IT)

Ne parlano anche altri media

Che bello quando possiamo scrivere a parlare solo di tennis giocato, e pazienza se stavolta Jannik Sinner ha perso. In un momento delicatissimo della sua carriera e della sua vita, la sconfitta al terzo set di ieri nella finale del master 500 di Pechino contro Carlos Alcaraz 7-6 (6), 4-6, 6-7 (3) è di quelle che bisogna accogliere con un sorriso. (Quotidiano Sportivo)

L'ATP ha aggiornato la classifica di questa settimana con i punti guadagnati e persi dai giocatori arrivati nei turni decisivi dei tornei ATP 500 di Pechino e Tokyo. (SuperTennis)

Ex numero uno al mondo, con quattro Slam già in tasca nonostante i 21 anni d’età e la fresca vittoria di Pechino contro Jannik Sinner, in un match epico durato 3 ore e 20 e vinto solo al tie break del terzo set. (Liberoquotidiano.it)

Jannik Sinner, Brad Gilbert tuona contro la WADA

L’ex tennista e allenatore Brad Gilbert ha applaudito Jannik Sinner e Carlos Alcaraz dopo la finale di Pechino: “Dopo 20 anni di partite incredibili tra i Big-3, non immaginavo che fosse possibile così preso avere un’altra rivalità così incredibile”, ha scritto su X. (Sportal)

Jannik Sinner, Carlos Alcaraz ed i rispettivi staff, dopo l’epica finale di Pechino, vinta dallo spagnolo in tre set, sono partiti subito alla volta di Shangai, dove sono i giocatori più attesi del Masters 1000, e lo hanno fatto insieme con i propri team. (Agenzia askanews)

Lo stesso trattamento che Carlos Alcaraz sta riservando a Jannik Sinner. Il tarlo spagnolo sorride e rosicchia, denti larghi e bicipiti in vista, maledettamente simile a quello che per vent’anni ha scavato vaste gallerie nelle sicurezze di Roger Federer: si chiamava Rafa Nadal. (La Stampa)