L’IMPIANTO FOTOVOLTAICO BIFACCIALE BiSoN REGISTRA UNA RESA ENERGETICA DEL +120%: LE PRIME ANTICIPAZIONI DI ISC KONSTANZ

Nel primo mese di esposizione il guadagno medio registrato di uno dei primissimi impianti bifacciali BiSoN è stato del +120% rispetto all’impianto standard di confronto.
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Carmignano di Brenta (PD), (informazione.it - comunicati stampa - energia) Sono esaltanti i primi dati emersi dalla verifica di funzionamento di uno dei primissimi impianti bifacciali BiSoN già installato ed operativo. Nel primo mese di esposizione (dal 27/11 al 23/12) il guadagno medio registrato è stato del +120% rispetto all’impianto standard di confronto, il che significa che l’impianto bifacciale ha prodotto più del doppio di energia rispetto ad analogo impianto costituito da moduli tradizionali non bifacciali.
Sono queste le prime anticipazioni dell’Istituto di Ricerca ISC Konstanz sull’impianto privato da 4,4 kWp (n. 16 moduli BiSoN modello MBF GG 60) sito nell’Isola di Reichenau sul lago di Costanza, nel Sud della Germania. Si tratta, ci tiene a precisare ISC, di una rilevazione sul campo sicuramente attendibile ma relativamente approssimativa poiché la comparazione è effettuata con un impianto da 10 kWp sito a 7 km di distanza.
Nonostante non si possa parlare di un vero e proprio test poichè i due impianti non hanno le stesse identiche caratteristiche (sede, configurazione, potenza ecc.) è tuttavia una prima significativa e attendibile stima della reale capacità produttiva di energia del fotovoltaico bifacciale. I grafici infatti parlano chiaro e segnalano una media giornaliera di 1,80 kWh/kWp per il bifacciale BiSoN, rispetto allo 0,80 del monofacciale.
Questa differenza così marcata, ci spiega Joris Libal di ISC, è dovuta al fatto che in inverno vi è una grande incidenza della luce diffusa a causa dell’elevata nuvolosità: in tale situazione il fotovoltaico monofacciale tradizionale ha una bassa produzione, solo relativa al fronte, mentre il bifacciale può contare anche sul contributo del retro. In una situazione soleggiata, invece, tale divergenza risulterebbe ridimensionata poiché la resa del solo fronte del modulo avrebbe un peso percentualmente più rilevante. Facendo una proiezione annuale, ISC stima infatti che l’incremento di resa energetica di questo impianto bifacciale BiSoN si aggireràtra il +25% e il +40%, con picchi molto elevati nei mesi invernali, come già dimostrato, o nei giorni ad alta nuvolosità.
La maggiore produttività del bifacciale BiSoN rispetto ai moduli monofacciali, soprattutto nelle giornate di scarso irraggiamento, dimostra che la strada futura del fotovoltaico sarà sicuramente a favore della tecnologia bifacciale ad alta efficienza, di cui MegaCell è ancora una volta pioniere a livello mondiale.
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