Indagine sulla successione Agnelli: i fratelli Elkann sotto accusa

John Elkann, erede dell'Impero Fiat e attuale capo di Exor, è diventato un personaggio di rilievo nel mondo degli affari. Con un patrimonio stimato di 2,6 miliardi di dollari a 48 anni, Elkann ha costruito la sua carriera seguendo la tradizione della famiglia Agnelli, lavorando sia in fabbrica che in ruoli dirigenziali.

Dopo la laurea in ingegneria gestionale al Politecnico, Elkann ha lavorato in diverse aziende, tra cui la fabbrica della Panda in Polonia e la Magneti Marelli in Inghilterra. Ha anche avuto un'esperienza alla General Electric. Nel 2001, Elkann è entrato nel consiglio di amministrazione dell'Ifil, poi diventata Exor, e nel 2004 è diventato vicepresidente della Fiat.

Recentemente, la Procura di Torino ha avviato un'indagine sull'eredità di Marella Caracciolo e dell'Avvocato Gianni Agnelli. In particolare, l'attenzione si è concentrata sul passaggio delle quote della Dicembre, la società che, insieme alla Giovanni Agnelli Bv, consente a John Elkann di avere il controllo di Exor. Quest'ultima è la holding azionista di maggioranza di Juventus, Ferrari e Stellantis.

I tre fratelli Elkann sono accusati di non aver pagato la tassa di successione su 734.190.717 euro. Secondo gli inquirenti, ci sarebbero cinque lettere che dimostrerebbero una strategia delittuoso-evasiva basata sulla fittizia residenza estera di Marella Caracciolo. Queste lettere sono state trovate durante le perquisizioni ordinate dalla Procura di Torino nell'ambito dell'inchiesta sull'eredità Agnelli.

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