Tragedia ai Mondiali di Zurigo, la morte di Muriel Furrer

- Nel tragico giorno della morte di Muriel Furrer, giovane ciclista svizzera di appena diciotto anni, durante la prova Juniores femminile dei Campionati Mondiali di Zurigo, Carlo Iannelli è intervenuto a Riunione Tecnica, il podcast live del canale YouTube di Cicloweb.it, per continuare la sua annosa battaglia per la sicurezza dei ciclisti, sia dentro che fuori dalle corse. La sua lotta ha avuto inizio con la morte del figlio Giovanni Iannelli, avvenuta nel 2019 a seguito di uno schianto durante una gara che non presentava le condizioni minime di sicurezza.

Muriel Furrer, caduta in gara e morta a soli diciotto anni, è l'ultima vittima di una lunga scia di tragedie che sembra perseguitare i ciclisti svizzeri. A poco più di un anno dalla tragica fine di Gino Mader, lo sport delle due ruote piange nuovamente una giovane vita spezzata. Anche Muriel ha perso la vita sulle strade di casa, durante una corsa, la prova mondiale riservata alle juniores, a causa di una caduta in discesa.

In segno di rispetto, l'UCI e il comitato organizzatore, dopo un consulto con la famiglia della sfortunata ciclista, hanno deciso di non sospendere le gare iridate, ma di ridurre le cerimonie di premiazione alla semplice consegna di medaglie, senza inni e bandiere. La dinamica dell'incidente non è ancora chiara: pare che Muriel, affrontando una curva in discesa a 75 km/h nel bosco di Küsnacht, sia caduta da sola, andando dritta. Pioveva, e alcune atlete hanno chiuso la gara in ipotermia.

La giovane ciclista è stata soccorsa solo dopo due ore, sollevando polemiche sulla sicurezza e sull'efficacia dei soccorsi. È davvero possibile che nessun giudice, motociclista o volontario sul percorso abbia visto la sua rovinosa caduta lungo una discesa ripida e pericolosa? E se qualcuno si fosse accorto di lei, la sua vita si sarebbe potuta salvare? Gli organizzatori e l'Unione Ciclistica Internazionale hanno ammesso di non avere informazioni precise sulla dinamica dell'incidente, ma hanno invocato un'approfondita istruttoria sui soccorsi, che di certo non sono stati tempestivi.

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