Caos ferroviario a Roma, disagi e ritardi per i pendolari

- L'inizio dell'autunno non ha portato sollievo ai passeggeri dei treni italiani, già provati da un'estate di ritardi e disservizi. La situazione, lungi dal migliorare, è peggiorata ulteriormente con l'ennesimo blocco ferroviario che ha colpito il nodo di Roma, tra le stazioni di Termini e Tiburtina. Ieri, infatti, non meno di cento treni sono scomparsi dai binari, mentre quelli rimasti hanno accumulato ritardi fino a 200 minuti. La stazione di Lunghezza, nella zona est della capitale, è stata teatro di scene di esasperazione: oltre 200 studenti, in attesa del treno delle 6:35 per Tiburtina, hanno visto passare le 7 senza che il convoglio facesse la sua comparsa. Sul tabellone, i minuti di ritardo segnati erano solo cinque, ma la realtà era ben diversa.

Il sito di Trenitalia, consultato dai pendolari alla ricerca di informazioni utili, si è rivelato un muro di gomma: l'ultimo aggiornamento risaliva alle 6:21, lasciando i viaggiatori nell'incertezza più totale. Il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, ha scaricato ogni responsabilità, dichiarando incredulo: "Mi chiedo come sia possibile che in una potenza industriale si fermi tutto per un chiodo piantato da un operaio". Tuttavia, le sue parole non hanno placato l'ira dei pendolari, che hanno vissuto due ore di blocco totale della circolazione ferroviaria.

La situazione non è migliorata nemmeno questa mattina, con nuovi disagi sulla linea Roma-Formia. Alle 7:30, la circolazione è stata sospesa in direzione Roma tra Minturno e Formia a causa di un guasto tecnico a un treno. La ripresa è stata graduale, ma gli effetti sulla mobilità ferroviaria sono stati significativi: un treno Intercity ha subito un rallentamento di 45 minuti, mentre cinque treni regionali hanno accumulato ritardi fino a 85 minuti e due treni regionali sono stati limitati nel loro percorso.

Questi episodi, che colpiscono democraticamente sia i pendolari abituali sia chi viaggia sulle frecce, pagando biglietti piuttosto cari, evidenziano le gravi carenze del sistema ferroviario italiano. La mancanza di aggiornamenti tempestivi e la gestione inefficace delle emergenze contribuiscono a creare un clima di frustrazione e sfiducia tra i viaggiatori, che si sentono abbandonati a loro stessi in situazioni di crisi.

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