Sei focolai di peste suina africana nel nord Italia: misure straordinarie in arrivo

Il Ministero della Salute ha confermato la presenza di sei focolai di peste suina africana (Psa) in altrettanti allevamenti situati nelle regioni di Lombardia, Piemonte ed Emilia-Romagna. I focolai, identificati tra il 26 e il 30 luglio, sono stati rilevati nelle province di Milano, Pavia, Novara e Piacenza. A seguito di queste scoperte, le autorità sanitarie stanno pianificando misure straordinarie per arginare la diffusione della malattia.

Le regioni interessate dai nuovi focolai di Psa sono la Lombardia, il Piemonte e l'Emilia-Romagna. In particolare, i focolai sono stati individuati nelle province di Milano e Pavia in Lombardia, nella provincia di Novara in Piemonte e nella provincia di Piacenza in Emilia-Romagna. Queste aree sono ora sotto stretta sorveglianza per prevenire ulteriori contagi.

Il Ministero della Salute ha annunciato che è in fase di elaborazione una nota informativa per rafforzare il sistema dei controlli. Le misure straordinarie previste includono l'adozione di protocolli uniformi su tutto il territorio nazionale per contrastare la diffusione della malattia. Queste misure mirano a proteggere gli allevamenti e a garantire la sicurezza alimentare.

Coldiretti, l'associazione di rappresentanza e assistenza dell'agricoltura italiana, ha espresso preoccupazione per la situazione. Secondo Coldiretti, la diffusione della peste suina africana rappresenta un grave pericolo per le aziende agricole italiane, già messe a dura prova da altre emergenze sanitarie e climatiche. L'associazione chiede interventi immediati per sostenere le aziende colpite e prevenire ulteriori danni.

La peste suina africana è una malattia virale altamente contagiosa che colpisce i suini domestici e selvatici, ma non rappresenta un rischio per la salute umana. Tuttavia, la sua diffusione può avere gravi conseguenze economiche per il settore agricolo. Le autorità sanitarie italiane stanno lavorando per contenere i focolai e prevenire ulteriori contagi, adottando misure straordinarie e rafforzando i controlli sul territorio.