La Commissione Europea valuta la diminuzione dei dazi sulle auto elettriche provenienti dalla Cina

L'industria automobilistica europea è in fermento a causa della decisione della Commissione Europea di imporre dazi sulle auto elettriche cinesi. Questa scelta ha suscitato un ampio dibattito, con 31 associazioni, tra cui l'ACEA per il settore automobilistico, che hanno chiesto a Bruxelles una politica commerciale più ambiziosa e aperta per sostenere la competitività e la prosperità economica.

La decisione della Commissione Europea ha sollevato preoccupazioni in particolare nell'industria automobilistica tedesca, che teme possibili ritorsioni da parte della Cina. Questo paese rappresenta un mercato chiave per BMW, Volkswagen e Mercedes-Benz, che vi hanno realizzato un terzo dei loro ricavi lo scorso anno.

Secondo fonti vicine alla questione, la Commissione Europea starebbe valutando la possibilità di ridurre le tariffe doganali sulle importazioni di veicoli elettrici prodotti in Cina da BMW e Volkswagen. Questa decisione, sebbene non sia ancora definitiva, rappresenterebbe un primo segnale distensivo verso l'industria automobilistica tedesca, che si è dichiarata contraria ai dazi.

Attualmente, i dazi sono ancora provvisori, ma potrebbero diventare definitivi in autunno. Per bloccarli, sarebbe necessaria la maggioranza qualificata di 15 Paesi dell'UE. Nel frattempo, diverse industrie europee, tra cui quelle dei prodotti alimentari, della nautica e dell'agricoltura, hanno chiesto alla Commissione Europea di rivedere i dazi sui prodotti cinesi.

La decisione della Commissione Europea non è stata accolta favorevolmente dall'industria automobilistica europea, nonostante fosse noto che l'UE avrebbe preso una decisione sui dazi da imporre alle auto elettriche cinesi entro l'inizio dell'estate. Il mondo dell'auto del Vecchio continente attende ora con ansia ulteriori sviluppi.

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