Strage di Marzabotto, polemiche per il post della Camera

- Il 29 settembre, in occasione dell'80° anniversario dell'eccidio di Marzabotto, la Camera dei Deputati ha pubblicato un post su X (ex Twitter) che ha suscitato numerose polemiche. Nel messaggio, si leggeva: "1944, ottant'anni fa: a Marzabotto 1.800 civili restano uccisi in un rastrellamento tedesco". Questo incipit, caratterizzato da una scelta lessicale inusuale, ha provocato l'indignazione di molte persone, soprattutto per l'uso del termine "restano uccisi" anziché "trucidati", ritenuto più appropriato per descrivere l'atrocità commessa dalle truppe nazifasciste.

La reazione sui social è stata immediata e veemente, con numerosi utenti che hanno criticato la formulazione del post, considerata inadeguata e offensiva nei confronti delle vittime. La Camera dei Deputati ha prontamente risposto alle critiche, pubblicando un nuovo tweet in cui si scusava per l'inadeguata sintesi utilizzata nel messaggio precedente. Nel nuovo post, si sottolineava che l'intento era quello di richiamare l'attenzione sugli indici dei documenti declassificati dalla Commissione d'inchiesta sull'occultamento dei fascicoli relativi ai crimini nazifascisti, che non lasciano dubbi sulle responsabilità dell'orribile massacro.

L'eccidio di Marzabotto, avvenuto tra il 29 settembre e il 5 ottobre 1944, è uno degli episodi più tragici della Seconda Guerra Mondiale in Italia. Durante il rastrellamento di Monte Sole, le truppe delle Waffen SS, guidate dal maggiore Walter Reder, uccisero brutalmente 770 persone innocenti, tra cui donne, bambini e anziani. Questo atto di barbarie, pianificato ed eseguito con estrema ferocia, è rimasto impresso nella memoria collettiva come simbolo della crudeltà e della disumanità del regime nazifascista.

In occasione dell'anniversario, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il suo omologo tedesco Frank-Walter Steinmeier hanno visitato Marzabotto e Monte Sole per rendere omaggio alle vittime e ribadire l'importanza della memoria storica. Durante la cerimonia, entrambi i presidenti hanno sottolineato la necessità di mantenere vivo il ricordo di questi eventi tragici per evitare che simili atrocità possano ripetersi in futuro.

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