Claudio Marchisio risponde alle critiche degli ultras

Claudio Marchisio, ex centrocampista della Juventus, ha risposto alle critiche e agli striscioni offensivi apparsi fuori dall'Allianz Stadium e davanti al ristorante di cui è socio. Questi striscioni sono emersi in seguito alle sue dichiarazioni riguardanti la suddivisione del tifo nella città di Torino.

Marchisio ha espresso la sua posizione in un'intervista rilasciata a La Stampa. Ha affermato che non ha paura degli striscioni e che non si fermerà a causa di essi. Ha sottolineato la sua resilienza dicendo: "Ho la pelle dura e penso ai più fragili".

L'ex Juve ha parlato del botta e risposta sui social con una frangia dei tifosi bianconeri. Ha esortato a non mollare e ha dichiarato di portare avanti e condividere le battaglie in cui crede, pensando anche ai suoi figli e sentendosi responsabile.

Marchisio ha espresso la sua preoccupazione per lo striscione offensivo dei Drughi, un gruppo di ultras, appeso davanti al suo locale. Ha dichiarato: "Non è normale uno striscione così davanti a un locale". Ha espresso la sua perplessità sul fatto che il mondo del calcio possa diventare una zona franca dove sia possibile fare tutto quanto passi per la testa.

Marchisio ha ribadito che non ha mancato di rispetto ai tifosi. Ha affermato che i veri tifosi hanno capito le sue parole e ha espresso la sua rabbia per lo striscione offensivo. Ha concluso dicendo: "Non bisogna mollare. Porto avanti e condivido battaglie in cui credo, pensando anche ai miei figli, mi sento responsabile".

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