E’ un Veneto diverso quello che si è svegliato dopo la notte elettorale del 25 settembre. Un Veneto in cui sono saltati equilibri consolidati da decenni, con la Lega che implode dalle sue fondamenta nella terra che vide le origini della Liga Veneta, quella del Leòn che magna el teròn. Certo non è andata meglio nelle altre Regioni di quella che fu la Padania bossiana, con il Partito della Meloni che doppia la Lega anche in Lombardia, e addirittura arriva al triplo dei voti in Friuli Venezia Giulia
Leggi
La Waterloo della Lega in Veneto…"
Altri dettagli:
– Addio Autonomia? E’ la grande paura della Lega, in Veneto, che scende al 14,7%, con Fratelli d’Italia che la raddoppia, anzi di più, sale al 32,8%. Il presidente della Regione, Luca Zaia, che anche negli ultimi giorni di campagna elettorale aveva posto l’urgenza di approvare l’accordo già concluso con il Governo Draghi come primo atto del prossimo Governo, adesso teme che il Carroccio a livello nazionale non trovi la forza d’imporre questa priorità (tale è ritenuta almeno per il Veneto).
Leggi
Non mi occupo di liste ha ripetuto flemmatico il governatore Luca Zaia prendendo le distanza a più riprese dalla campagna elettorale nelle scorse settimane. Qualche monito, certo, c’era stato ma solo gli aridi numeri del conteggio alle urne gli hanno fatto rompere gli argini. A ridosso dello spoglio il governatore si era espresso con toni inusitatamente netti: È un risultato deludente. E va analizzato con attenzione.
Leggi
Di Antonio Del Prete Autonomia. Nel Paese e nel partito. Subito. Altrimenti la Lega muore e qualcuno dovrà prendersi la responsabilità di aver ucciso un sogno. Nel mirino, evidentemente, c’è Matteo Salvini. L’ultimo appello arriva dal Veneto per voce dell’assessore regionale allo Sviluppo economico, Roberto Marcato. I toni sono concitati, al Nord la Fiamma ha spodestato il Carroccio. Marcato, riguardo al dato veneto, lei parla di disastro annunciato.
Leggi
Ridotta a minoranza in Veneto dove è addirittura terza forza politica dopo il Pd, ora l'incubo della Lega è di consegnare Palazzo Balbi a Fratelli d'Italia. Un nome già circola: per il dopo Zaia il candidato governatore potrebbe essere Luca De Carlo, il sindaco bellunese di Calalzo di Cadore, nonché coordinatore veneto dei meloniani, appena riconfermato senatore. Del resto, con il 32,5% dei consensi in Veneto, Fratelli d'Italia è più che legittimata a chiedere la guida della Regione: ha…
Leggi
Il commento Tanta delusione per i militanti della Lega e Salvini capo a fisarmonica: ora tocca a Zaia guidare la protesta Che dire del Friuli-Venezia Giulia? Fratelli d’Italia ha preso il triplo dei voti della Lega, che si è fermata poco prima dell’undici per cento David Allegranti
Leggi
Lega sotto l’11 per cento, prende forza l’asse Fedriga-Zaia Se il Pd piange, la Lega non ride: il Carroccio si è fermato attorno all’11 per cento di preferenze in Fvg, facendosi doppiare da Fratelli D’Italia. A livello nazionale, il dato è ancora peggiore, con il partito che non arriva al 9 per cento; a pesare, secondo le analisi, è soprattutto la perdita di voti nel Nord Est, storico bacino della compagine.
Leggi
Due mandati da sindaco di Verona con la Lega, l’espulsione, la corsa contro Zaia in Regione e il ruolo da ago della bilancia nella sua città. Tosi risorge ancora dalle sue ceneri: le molte vite dell’uomo azzurro più votato a Nordest alle Politiche 2022
Leggi
Leadership di Matteo Salvini in bilico? Non ho la sensazione che nella Lega ci siano delle figure che sia per loro volontà che per profilo politico possano realmente sostituirsi a Salvini. Alessandro Amadori, politologo e partner dell’Istituto Piepoli, è l’autore, insieme a Giuseppe Valditara, del libro È l’Italia che vogliamo’’, prefazione di Salvini. Amadori, difende Salvini? L’attuale leader ha due caratteristiche.
Leggi
Di Marco Cremonesi Salvini vede i presidenti di Regione e convoca il consiglio federale. Ma non pensa alle dimissioni: Il mio mandato è in mano ai militanti, non a due ex consiglieri e un ex deputato. Nelle roccaforti storiche di Lombardia e Veneto la sconfitta brucia come il fuoco La rabbia leghista dilaga sui social. Mentre i governatori chiedono di riannodare i fili con i territori, Matteo Salvini corre ai ripari e convoca per oggi il consiglio federale…
Leggi
Tembre 2022 – Terremoto nella Lega, Salvini sotto il fuoco incrociato del Veneto. È sempre più rovente il clima nelle retrovie leghiste all’indomani del voto che ha incoronato Fratelli d’Italia primo partito del Veneto, la regione più a destra d’Italia. C’è attesa per il consiglio federale della Lega convocato per oggi pomeriggio a Milano, dove gli esponenti veneti – capeggiati dall’assessore regionale Roberto Marcato – potrebbero chiedere un cambio ai vertici del partito.
Leggi
Chi non ti vota va comunque rispettato . – Dimissioni di Salvini? No, non le ho proprio sentite. Si fa l’analisi del voto, punto. Oggi avremo il Consiglio federale e faremo questo incontro, ma dimissioni e altre cose del genere no. Così Luca Zaia, presidente del Veneto, intervenendo stamani a Radio Cortina.Quanto al crollo della Lega, Zaia ha aggiunto: Se un cittadino non ti vota, come dico sempre, va rispettato e vanno comprese fino in fondo le motivazioni, che sono molteplici…
Leggi
La pancia leghista ribolle. Insulta. Non riesce a digerire il tracollo elettorale. E guarda con stupore alla mancanza di reazioni di fronte all’insostenibile leggerezza con cui, dopo lo tsunami che ha spazzato via le roccaforti del partito: il segretario Matteo Salvini ha detto di aver vinto, di essere voglioso di governare per i prossimi cinque anni, di essere solo deluso per il…
Leggi
Chi non ti vota va comunque rispettato . – Dimissioni di Salvini? No, non le ho proprio sentite. Si fa l’analisi del voto, punto. Oggi avremo il Consiglio federale e faremo questo incontro, ma dimissioni e altre cose del genere no. Così Luca Zaia, presidente del Veneto, intervenendo stamani a Radio Cortina.Quanto al crollo della Lega, Zaia ha aggiunto: Se un cittadino non ti vota, come dico sempre, va rispettato e vanno comprese fino in fondo le motivazioni, che sono molteplici ed è giusto fare…
Leggi
La coalizione di centrodestra ha nettamente vinto le elezioni politiche di ieri domenica, ma al suo interno la Lega – che così bene figurò nel 2018 – deve ora guardare dal basso verso l’alto Fratelli d’Italia, che a livello nazionale ha ottenuto circa il triplo delle preferenze rispetto al partito di Matteo Salvini. Il segretario federale della Lega è nel…
Leggi
Il congresso che la Lega ostinatamente non ha voluto celebrare tra le mura del partito, là dove fino ad oggi si erano sempre lavati i panni sporchi della famiglia, è stato infine celebrato sotto i riflettori e gli occhi di tutti, nell’urna che una volta rovesciata ha restituito ciò che tutti sapevano e pochi dicevano, tra i leghisti veneti, ossia che la linea di Matteo Salvini è tutta sbagliata, tutta da rifare.
Leggi
Ci sono segretari di partito che di fronte a una batosta elettorale si dimettono o convocano un immediato congresso. Nella Lega no. Il segretario federale Matteo Salvini nella conferenza stampa di ieri mattina in via Bellerio, pur sceso sotto il 9%, ha tagliato corto: È fuori di dubbio che qualcosa non abbia funzionato e ci siano stati errori, ma ci sono cinque anni per porre rimedio. Dignità impone dimissioni, aveva tuonato Paolo Grimoldi, già segretario della Lega lombarda.
Leggi
Pd: Boccia, nuovo segretario? Ci sarà tempo per confrontarsi Chi potrebbe essere il nuovo nome alla guida del PD? Siamo una comunità, non c’è un proprietario del Pd. Vedremo. Era già previsto che si votasse a marzo. Enrico Letta accompagnerà in maniera ordinata il percorso di una grande comunità politica. Ci sarà tempo per confrontarci sui programmi. Lo ha detto Francesco Boccia, responsabile degli enti locali del Pd, ospite questa…
Leggi
Si salvi chi può. Nel day after della Lega è già iniziata la resa dei conti. In via Bellerio si aspettavano una sconfitta, ed è arrivata una batosta. Avevano messo in conto un risveglio agrodolce, è invece è stato un lunedì nero. Matteo Salvini ieri mattina ha provato a rilanciare, tentando di giocare il suo titolo sulla quota 100 - i deputati eletti - però nel partito si stanno aprendo già le prime crepe.
Leggi
A Varese, da dove arrivano i vari Umberto Bossi, Roberto Maroni e Attilio Fontana, al Senato la partita tutta interna al centrodestra finisce con un 29,29% al partito della Meloni e un 15,25% alla Lega. Situazione che si ripropone a Ponte di Legno, dove si teneva il suo comizio di Ferragosto di Umberto Bossi, a Gemonio, dove vive il Senatur, a Cassano Magnago, dove invece è nato, e anche a Pontida, paesino in provincia di Bergamo dove la Lega organizza ogni anno il tradizionale raduno dei suoi militanti
Leggi
Nel Nordest della Lega doppiata da FdI: La base si è rivoltata per mandare via Salvini di Paolo Berizzi Il giorno dopo è già il momento della resa dei conti. Padova, Treviso, Belluno, Vicenza, e poi su fino a Trieste e Gorizia. I numeri sono impietosi e i dirigenti locali puntano l'indice contro il leader: Dopo il Papeete non ne ha azzeccata una
Leggi
Elezioni politiche, crisi Lega in Veneto con raccolta firme: Subito il congresso regionale I leghisti sono sotto choc, il rullo di Fratelli d’Italia ha travolto quella che sembrava una corazzata invincibile. Si chiede a testa di Stefani, commissario regionale. La cronaca di un terremoto annunciato. Marcato: Disastro Andrea Passerini
Leggi
Di Cesare Zapperi Le elezioni hanno ribaltato i rapporti di forza nel centrodestra. Nelle regioni settentrionale il popolo delle partite Iva ha abbandonato il Carroccio È saltato uno schema che aveva retto per trent’anni. La Lega al Nord, il partito vissuto come sindacato del territorio, la destra (dal Msi ad An fino a Fratelli d’Italia) al Centro e al Sud. Il ciclone Giorgia Meloni ha fatto saltare tutto.
Leggi
Processo a Matteo Salvini: nella Lega la resa dei conti è partita e c'è chi chiede le dimissioni immediate del segretario dopo le deludenti percentuali emerse dai risultati delle elezioni politiche 2022. Ed è (ma non poteva essere altimenti) il profondo Nord dove la Lega è nata e cresciuta che è partito l'avviso di sfratto a Salvini. E se il presidente del Veneto Luca Zaia parla di momento delicato per la Lega, di risultato deludente e…
Leggi
L’Aquila. Una cosa dopo il risultato del voto è certa: Matteo Salvini non ha alcuna intenzione di dimettersi da segretario della Lega con buona pace di chi, all’interno del movimento, dopo il sorpasso di Fratelli d’Italia che ha doppiato il Carroccio, ha chiesto dimissioni immediate mettendoci la faccia, come l’ormai ex parlamentare Paolo Grimoldi, e chi invece fa trapelare l’insoddisfazione. Il governatore del Veneto Luca Zaia, come scrive l’Ansa, non nasconde che…
Leggi
Il Carroccio comincia a cigolare dopo il tracollo alle Politiche. E nella Regione che chiede a gran voce l'autonomia si comincia a nominare l'imputato, cioè il segretario federale: Questa disfatta si chiama Matteo Salvini dice l'eurodeputato Da Re, Ha imposto i suoi nomi aggiunge l'assessore regionale Marcato
Leggi
Matteo Salvini aveva abituato la sua base a dei numeri doppi – alle elezioni europee anche tripli -, rispetto alla soglia del 9% sotto cui si è fermata la Lega in questa tornata elettorale. Il segretario era riuscito a convincere persino la base più nordista ad abbandonare il verde padano e a vestire il partito di un blu nazionale. Tutto in ragione di un consenso inedito per la creatura di Umberto Bossi
Leggi
Fratelli d'Italia dilaga anche nelle roccaforti della Lega in Lombardia. In paesi simbolo del Caroccio come Gemonio in provincia di Varese, cittadina dove vive Umberto Bossi, Ponte di Legno in provincia di Brescia, dove il Senatùr faceva il suo comizio di Ferragosto e Pontida dove si svolge il tradizionale raduno leghista, non sventola più la bandiera verde. Ed è il tempo del partito di GIorgia Meloni
Leggi
Matteo Salvini è andato a letto incazzato e si è risvegliato carico come una molla. Nel mezzo, ha fatto bei sogni: C’è finalmente un governo di centrodestra con maggioranza assoluta, programma coerente, stabilità. La strada per i prossimi 5 anni è chiarissima. Anzitutto lo è la sua: Dimettermi? Mai avuta tanta voglia di lavorare, grazie ai militanti leghisti che vengono prima di qualche eletto da 15mila euro al mese.
Leggi
Ce n'è un pò per tutti, dai vertici ai maggiorenti locali, negli sfoghi che la base leghista veneta affida ai social dopo il tracollo nel voto. L'espressione più ricorrente, nei commenti postati sulle pagine degli amministratori del Carroccio, è disastro annunciato, sebbene con varianti, a seconda che sia Matteo Salvini il bersaglio, oppure la classe dirigente locale. La sconfitta non ha un solo padre, ma anche tanti figli che hanno pensato a…
Leggi