Indagine sull'omicidio di Alex Marangon, giovane trovato morto lungo il Piave

La morte di Alex Marangon, un giovane di 25 anni di Marcon, in provincia di Venezia, è ora al centro di un'indagine per omicidio. Il corpo di Marangon è stato ritrovato il 3 luglio sul greto del Piave, a quattro chilometri dal punto in cui era stato visto vivo per l'ultima volta.

L'autopsia ha rivelato che la morte non è stata accidentale. Marangon è stato picchiato duramente con un oggetto contundente, con diversi colpi, alcuni anche alla testa. L'esame ha inoltre rilevato un'emorragia interna al torace che ha causato una grande perdita di sangue. Questi risultati hanno portato gli inquirenti a escludere l'ipotesi di suicidio o di un incidente avvenuto durante un rito sciamanico "ayahuasca" presso un'abbazia sconsacrata della zona, come ipotizzato inizialmente.

Il rituale sciamanico "ayahuasca" è stato guidato da Jhonni Benavides, un musicista e "curandero", come si definisce in alcuni video su YouTube. Secondo Benavides, l'ayahuasca è una "pianta maestra" che offre l'opportunità di entrare in un campo informazionale per la crescita personale. Tuttavia, non ci sono prove che collegano direttamente il rituale alla morte di Marangon.

Gli investigatori stanno ora seguendo la pista dell'omicidio volontario. Il procuratore capo di Treviso, Marco Martani, ha dichiarato che Marangon "è stato picchiato duramente". La conferma arriva dall'esito dell'autopsia sul giovane, ritrovato morto nel fiume Piave.

I familiari di Alex Marangon hanno lanciato un appello per far luce sulla tragica morte del giovane. Chiedono giustizia e verità, sperando che le indagini possano portare alla scoperta dell'autore o degli autori di questo brutale omicidio. Nel frattempo, la comunità locale è sotto shock per la perdita di un giovane così amato e rispettato. La morte di Alex Marangon rimane un mistero doloroso che ha lasciato un segno indelebile nella comunità di Marcon.

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