L'influenza delle multinazionali finanziarie globali

- Peter Phillips, sociologo della Sonoma State University, ha recentemente pubblicato "Titans of Capital", un'opera che analizza in dettaglio le gigantesche società di gestione del risparmio e gli uomini che le comandano. Questi "titani", capaci di muovere somme astronomiche pari a 50mila miliardi di dollari, esercitano un'influenza profonda su stati, politica e società. Il libro di Phillips, che sarà oggetto di un ampio approfondimento nel prossimo numero di Millennium, mette in luce i pericoli legati a questa concentrazione di potere finanziario.

Il primo ottobre, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha incontrato a Palazzo Chigi Larry Fink, il numero uno del più ricco fondo d'investimento al mondo, Blackrock. Questo incontro, che ha suscitato non poche polemiche, è emblematico dell'influenza che i colossi della finanza esercitano su scala globale. Fink è uno dei 117 "padroni del mondo" studiati da Phillips, il quale ha analizzato minuziosamente le loro operazioni e il loro impatto su vari settori, dall'industria bellica al tabacco.

Daniela Torto, capogruppo del Movimento 5 Stelle in commissione Bilancio della Camera, ha criticato duramente l'approccio neoliberista del governo Meloni, sottolineando come le politiche di austerità, i tagli e le privatizzazioni abbiano contribuito all'impoverimento del lavoro e al crollo della domanda interna. Secondo Torto, i dati economici del 2023, con un PIL pari allo 0,7%, e le previsioni per il 2024, che indicano una variazione acquisita del PIL allo 0,4%, sono la diretta conseguenza di queste scelte politiche.

Il libro di Phillips, "Titans of Capital", offre un'analisi dettagliata e critica di queste dinamiche, evidenziando come i colossi della finanza possano condizionare interi settori economici e influenzare le decisioni politiche a livello globale.

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