Nasrallah, addio finale tra enigmi

- Il corpo di Hasan Nasrallah, leader degli Hezbollah libanesi, è stato recuperato intatto dal luogo del raid israeliano nella periferia sud di Beirut, storica roccaforte del gruppo sciita. Fonti della sicurezza libanese hanno confermato che la sepoltura avverrà il prima possibile, come prevede la tradizione islamica, ma il luogo rimane un mistero. La Linea Blu, il confine non riconosciuto a livello internazionale tra Israele e Libano, è stata teatro di decenni di scontri, guerre, incursioni e invasioni, trasformandosi nel vero confine terrestre tra i due paesi. Le ultime operazioni militari di Tel Aviv hanno dimostrato che, pur essendo un ostacolo semplice da oltrepassare, la Linea Blu è l'unico baluardo per evitare nuovi conflitti.

La risoluzione ONU numero 1701, adottata per mantenere la pace al confine tra Israele e Libano, non è riuscita a fermare il conflitto strisciante che è esploso negli ultimi giorni con massicci bombardamenti e incursioni dell'IDF in territorio libanese. L'incursione di terra dell'esercito israeliano nel sud del Libano, la prima dal 2006, ha messo in grave pericolo la vita dei bambini nella regione. Secondo il Ministero della Sanità libanese, gli attacchi hanno causato almeno 95 morti e 172 feriti nelle ultime 24 ore.

La situazione nella periferia meridionale di Beirut è stata particolarmente violenta, con attacchi aerei da parte delle forze israeliane che hanno colpito obiettivi strategici. La missione UNIFIL, composta anche da militari italiani, è stata chiamata a intervenire per cercare di far tacere le armi e ristabilire la calma nella regione. Tuttavia, l'ottimismo della volontà si scontra con il pessimismo della ragione, poiché l'accordo vecchio di 18 anni non ha mai fermato il conflitto.

In questo contesto di tensione e incertezza, la morte di Nasrallah aggiunge un ulteriore elemento di instabilità. La sua sepoltura in un luogo segreto potrebbe essere vista come una misura di sicurezza per evitare ulteriori escalation. La comunità internazionale osserva con preoccupazione gli sviluppi nella regione, consapevole che ogni passo falso potrebbe innescare una nuova ondata di violenza.

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