Condizioni atmosferiche estreme a Roma: tra sabbia del Sahara e incendi

L'aria di Roma è diventata irrespirabile a causa delle polveri sahariane e degli incendi recenti. Questa situazione critica è stata confermata dal monitoraggio quotidiano dell'Arpa.

Il Pm10 è tornato a salire, principalmente a causa della sabbia. Come già accaduto ad aprile, anche nei giorni scorsi una nuova ondata di polveri sahariane ha investito l'Italia. Questo ha causato un aumento dei livelli di Pm10 e, a Rovigo, ha portato al 36° sforamento del 2024 della soglia di esposizione media giornaliera a tutela della salute, stabilita dalle normative comunitarie a 50 microgrammi per metro cubo di aria.

Nei giorni recenti, il cielo di Roma, Firenze e Perugia si è tinto di giallo. Questo fenomeno atmosferico sembra avere una spiegazione scientifica. Infatti, una tempesta di sabbia è in arrivo sul nostro Paese. Una nuova nube di polvere desertica si sta espandendo sul Mediterraneo con elevati valori di trasporto in quota e PM10 vicino al suolo. Le aree di colore rosso sulla mappa, che deriva dai dati del satellite Sentinel5P di Copernicus, indicano una elevata presenza di sabbia in atmosfera.

A Roma, la situazione è particolarmente critica. Tra le polveri sahariane e gli incendi di questi giorni, l'aria è diventata irrespirabile. Il 20 giugno, nella stazione di Preneste, sono stati rilevati livelli critici di ozono nell'atmosfera. Inoltre, quasi in tutta Roma si è registrato il superamento del valore limite giornaliero di Pm10, previsto dalla normativa vigente, che è di 50 microgrammi di inquinante gassoso per metro cubo di aria ambiente. Il Comune ha consigliato ai cittadini più fragili di rimanere a casa.

Approfondimenti:
Ordina per: Data | Fonte | Titolo