San Siro, un futuro incerto tra restauri e nuovi progetti

- L'ultima pausa delle Nazionali ha riportato in auge il tema dello stadio di Milano, una questione che appare sempre più complicata e intricata. Dal 2019, non sono stati fatti seri passi in avanti. L'ultimo incontro tra Milan, Inter e il sindaco Sala ha visto i due club rifiutare il restauro promosso da WeBuild, alimentando voci su un possibile ritorno all'idea originaria di un nuovo San Siro condiviso.

Il destino di San Siro sembra un romanzo kafkiano. Dal 2018, si discute se costruire uno stadio nuovo, ristrutturare il Meazza o creare un impianto nuovo accanto al vecchio. La vicenda ricorda "Il castello" di Kafka, un'opera incompiuta e senza soluzione.

Riccardo Truppo, capogruppo di Fratelli d'Italia a Palazzo Marino, ha dichiarato che Milan e Inter vogliono due stadi, ma San Siro è da tutelare. Propone un concorso internazionale di idee per risolvere la questione. Tuttavia, la gestione di Sala ha suscitato malcontento e critiche.

La situazione attuale è un labirinto di proposte e controproposte. Da un lato, c'è chi sostiene la costruzione di due nuovi stadi, uno per ciascun club. Dall'altro, c'è chi vede nel restauro del Meazza una soluzione più sostenibile e rispettosa della storia. Le opinioni sono divergenti e il dibattito è acceso.

Il progetto di WeBuild, che prevedeva un restauro del Meazza, è stato bocciato dai club. Questo ha riacceso il dibattito su un nuovo stadio condiviso. Tuttavia, la realizzazione di un nuovo impianto comporta costi elevati e tempi lunghi. Inoltre, c'è il rischio di perdere un pezzo di storia del calcio italiano.

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