La via Appia, patrimonio dell'umanità Unesco, porta l'Italia in cima al mondo

La storica Via Appia, costruita tra il IV e il III secolo a.C. per collegare Roma a Capua e poi Brindisi, è stata recentemente inserita nella World Heritage List dell'UNESCO. Questo riconoscimento ha portato l'Italia a diventare il primo Paese al mondo per siti patrimonio dell'umanità, con un totale di 60 riconoscimenti, superando i 59 della Cina e i 54 della Germania.

La Via Appia, nota anche come Regina Viarum, è considerata una delle più notevoli opere di ingegneria civile della cultura antica. Il suo eterno splendore è evidente nel susseguirsi mozzafiato di antiche ville romane, navigli e arcate monumentali. Questo riconoscimento dell'UNESCO certifica lo status dell'Italia come grande potenza mondiale per cultura, storia e bellezza.

La Via Appia non è solo un capolavoro di ingegneria, ma anche un viaggio attraverso la storia. Lungo il canale Decennovium, si può immaginare Orazio che continua il suo viaggio verso Terracina a bordo di una barca trainata da cavalli. Di notte, alcuni sostengono di vedere i fantasmi dei 6.000 schiavi ribelli guidati da Spartaco verso Capua, dove furono crocefissi.

La Via Appia ha anche trovato il suo posto nella cultura popolare. È qui che si trova la Cinquecento con un cadavere all'interno nella serie Ripley, e dove si schianta l'artista d'avanguardia Anita Kravos nel film La Bellezza.

Questo riconoscimento dell'UNESCO è un traguardo importante per l'Italia. La candidatura della Via Appia è stata promossa direttamente dal ministero della Cultura, che ha coordinato tutte le fasi del processo e ha predisposto tutta la documentazione necessaria. Con l'aggiunta della Via Appia alla lista del patrimonio mondiale, l'Italia diventa il Paese con il maggior numero di siti UNESCO, affermando il suo ruolo di leader mondiale in termini di cultura, storia e bellezza.

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