Sequestro di autovelox illegali in Italia

La questione degli autovelox illegali torna alla ribalta in Italia, con una nuova ondata di sequestri che coinvolge diverse città. Tra queste, San Martino in Pensilis è stata citata, nonostante il sindaco Giovanni Di Matteo abbia dichiarato di non aver ricevuto alcuna comunicazione in merito.

Il 29 luglio 2024, a Reggio Emilia, sono stati sequestrati quattro autovelox, due in via Carlo Teggi a Codemondo e due a Masone. Questi dispositivi, ritenuti illegali dalla Procura di Cosenza, sono stati oggetto di un'inchiesta condotta dalla Polizia Stradale. Gli apparecchi sequestrati sono di tipo 'T-ExSpeed v 2.0', forniti dalla società Sicursat srl, vincitrice dell'appalto pubblico per i rilevatori di velocità nei Comuni interessati.

Le multe elevate da apparecchi autovelox non a norma possono essere contestate, a condizione che la sanzione non sia stata già pagata dagli automobilisti. Questo è quanto afferma il Codacons, commentando la raffica di sequestri in tutta Italia disposti dal Gip del Tribunale di Cosenza relativamente agli apparecchi T-Exspeed v 2.0, non omologati e carenti dei requisiti necessari per garantire la validità delle sanzioni emesse.

Secondo Giancarlo Baiano, dirigente della Polstrada di Cosenza, il prototipo di autovelox depositato al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti differisce dalla versione modificata che la società ha fornito ai Comuni. Questa discrepanza ha portato al provvedimento di sequestro. Al momento, gli autovelox T-exspeed v.2.0 sono stati scollegati.

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