Il tempo che ci vuole: Francesca Comencini racconta il legame con il padre Luigi

Francesca Comencini ha presentato alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia il suo ultimo film, "Il tempo che ci vuole". Questo lavoro, fuori concorso, è un omaggio al padre Luigi Comencini, figura centrale del cinema italiano, noto per capolavori come "Pane, amore e fantasia" e il "Pinocchio" televisivo.

Il film, che arriverà nelle sale il 26 settembre, è prodotto da Kavac Film in collaborazione con Rai Cinema, Les Films du Worso, IBC Movie e One Art. Francesca Comencini ha impiegato anni per trovare la forza e il modo di raccontare il suo rapporto con il padre, scomparso nel 2007. La pellicola è un viaggio intimo e personale, che esplora la fragilità di un genitore che invecchia, le bugie e il buio di un'adolescenza perduta nella droga e ritrovata grazie alla cura tenace di chi ti ha dato la vita.

La regista ha dichiarato che il padre non avrebbe approvato il film, ma che sente la sua presenza vicina. Questo lavoro rappresenta una forma di disubbidienza artistica e una necessità di fallimento, elementi che Francesca considera fondamentali nel suo percorso creativo. Il set di "Pinocchio", dove Francesca ha visto la favola fabbricarsi sotto i suoi occhi, è stato un luogo di rinascita e di scoperta.

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