Israele lancia offensiva in Libano

- Nella notte tra il 30 settembre e il 1 ottobre 2024, le forze armate israeliane hanno avviato operazioni di terra nel sud del Libano, con l'obiettivo dichiarato di distruggere le infrastrutture militari di Hezbollah nei villaggi vicini alla Linea Blu. Questa linea, pur non essendo riconosciuta a livello internazionale come frontiera ufficiale, rappresenta di fatto il confine terrestre tra Israele e Libano, frutto di decenni di scontri, guerre e incursioni. Le operazioni, descritte come "limitate" dalle autorità israeliane, hanno visto l'impiego di unità speciali che hanno effettuato sortite nel territorio libanese, nonostante gli sforzi dell'ONU e della diplomazia internazionale per raggiungere una tregua.

Secondo un funzionario della sicurezza israeliano, non ci sono stati scontri diretti con Hezbollah all'interno del Libano, contraddicendo le precedenti affermazioni dell'IDF di "pesanti combattimenti" in corso. I raid, iniziati durante la notte, hanno interessato solo una breve distanza oltre confine, e un'operazione più ampia, che potrebbe coinvolgere la capitale libanese Beirut, non è attualmente prevista. Tuttavia, la situazione rimane tesa, con migliaia di truppe israeliane già schierate e in stato di allerta.

Nel contesto di queste operazioni, è emersa anche la minaccia di un possibile attacco missilistico da parte dell'Iran, come avvertito dagli Stati Uniti. Questo scenario aggiunge ulteriore incertezza a una situazione già complessa, con il rischio di un'escalation del conflitto che potrebbe coinvolgere ulteriori attori regionali. Le operazioni israeliane, pur limitate, rappresentano un nuovo capitolo nella lunga storia di tensioni tra Israele e Libano, con potenziali ripercussioni su scala più ampia.

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