Bonus ristrutturazione: cosa cambia nel 2025

- Nel 2025, il Bonus Ristrutturazione subirà significative modifiche, che interesseranno sia i limiti di spesa sia le percentuali di agevolazione IRPEF. Il governo italiano, infatti, ha deciso di intervenire su questo fronte per gestire meglio le risorse disponibili e per incentivare ulteriormente gli interventi di ristrutturazione edilizia e di efficientamento energetico. A partire dal 1° gennaio 2025, i contribuenti dovranno fare i conti con nuove regole, che potrebbero influenzare le loro decisioni in merito ai lavori da effettuare nelle proprie abitazioni.

Il Bonus Ristrutturazione, una delle agevolazioni fiscali più apprezzate dagli italiani, permette di recuperare il 50% delle spese sostenute per interventi di ristrutturazione edilizia, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo. Tuttavia, con l'entrata in vigore delle nuove disposizioni, sarà necessario prestare attenzione ai nuovi limiti di spesa e alle percentuali di detrazione, che potrebbero variare in base alla tipologia di intervento e alla classe energetica dell'edificio.

Parallelamente, il governo sta studiando una riforma dell'Ecobonus, che vedrà la sua percentuale di detrazione scendere al 36% nel 2025. L'obiettivo è quello di utilizzare questo strumento per centrare i target fissati dall'Unione europea nella direttiva Case Green, che prevede il taglio dei consumi di energia del 16% entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035. La riforma dell'Ecobonus riguarderà soprattutto le prime case, gli edifici con classe energetica bassa e le situazioni di povertà energetica. Secondo le stime Filea-Cgil, l'Italia potrebbe dover ristrutturare 5 milioni di edifici entro il 2033 per raggiungere questi obiettivi.

Inoltre, si sta valutando l'introduzione dei certificati bianchi come alternativa all'Ecobonus e al Superbonus. Questa soluzione, delineata nel Piano strutturale di bilancio di medio termine, prevede l'erogazione di contributi per i redditi bassi e l'uso dei certificati bianchi per i redditi più elevati, le case di lusso e le seconde case. L'obiettivo è quello di garantire un'adeguata distribuzione delle risorse e di incentivare gli interventi di efficientamento energetico in modo più equo e sostenibile.

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