Arresto nel caso Paganelli: dubbi e certezze

L'arresto di Louis Dassilva, sospettato dell'omicidio di Pierina Paganelli, ha scosso la comunità di Rimini. L'operazione della polizia è avvenuta all'alba in via del Ciclamino, dove Dassilva risiede. Nonostante l'arresto, permangono diversi punti oscuri sulla sorte di Dassilva.

Il segretario provinciale del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap), Salvatore Giglia, ha elogiato il lavoro degli inquirenti. Ha sottolineato che il risultato è stato possibile grazie al lavoro silenzioso e incessante della Squadra Mobile, in stretta sinergia con l'Autorità Giudiziaria. Tuttavia, ci sono elementi a favore dell’indagato che sollevano dubbi sull'arresto.

Tra questi, la qualità pessima del video che ritrarrebbe l’assassino, gli esami del dna ancora non pervenuti e l’alibi difeso per mesi dalla moglie di Dassilva. L'accusa ha trovato la prova chiave della sua colpevolezza in un video della telecamera posta sul retro della farmacia, che si affaccia proprio sul garage del civico 31.

Manuela Bianchi, la nuora di Pierina Paganelli, è stata interrogata per oltre sette ore in questura a Rimini nel giorno dell'arresto di Dassilva. Il sostituto procuratore Daniele Paci ha insistito molto su cosa sapesse la 53enne sulla sera dell'omicidio, il 3 ottobre 2023. Anche Loris Bianchi, fratello di Manuela, è stato sentito in questura.

Secondo la criminologa e consulente della difesa Roberta Bruzzone, l'impianto accusatorio nei confronti di Dassilva si basa su elementi già noti e supposizioni. Ha espresso dubbi sulle immagini delle telecamere e ha definito debole il movente. Ha inoltre sottolineato che Manuela Bianchi era più preoccupata per la fine della sua relazione che per la suocera.

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