Guerra di annientamento in Libano

- Nel Libano, sotto incessanti bombardamenti, si sta consumando una guerra che sembra mirare all'annientamento totale delle infrastrutture e delle forze di Hezbollah e Hamas. I bombardamenti, che non risparmiano neppure i campi profughi palestinesi, hanno colpito per la prima volta il campo di Beddawi a Tripoli, una zona finora risparmiata dal conflitto. La situazione è drammatica, con i cittadini di Beirut convinti che una terza fonte di fuoco provenga dalle navi israeliane, nonostante la mancanza di conferme ufficiali da parte delle autorità militari israeliane.

La capitale libanese, Beirut, è teatro di devastazioni, con edifici colpiti e centri sanitari distrutti. In particolare, un attacco ha centrato un palazzo nel quartiere di Bashoura, colpendo un centro sanitario di Hezbollah. La popolazione, già provata da anni di instabilità, si trova ora a fronteggiare una nuova ondata di violenza che non risparmia neppure i luoghi di rifugio. Emblematico è il caso di una discoteca chic di Beirut, ora trasformata in rifugio per bambini sfollati, dove le differenze religiose e culturali sembrano svanire di fronte alla comune tragedia.

Al confine tra Libano e Siria, la situazione è altrettanto critica. L'Idf ha bombardato la zona di Masnaa, accusando Hezbollah di utilizzare il confine per ricevere armi. Questo ha costretto migliaia di persone a fuggire a piedi verso la Siria, lungo una strada che, secondo le autorità libanesi, ha visto il passaggio di circa 300 mila sfollati negli ultimi giorni. La situazione umanitaria è al collasso, con feriti e sfollati intrappolati tra le guerre e senza vie di fuga sicure.

In questo contesto di devastazione e sofferenza, emerge la necessità di una ricostruzione dello Stato libanese, ormai incapace di garantire sicurezza e stabilità ai suoi cittadini.

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