Stellantis cede la maggioranza di Comau: tensioni con il governo

Stellantis, il colosso automobilistico italo-francese, ha annunciato la cessione della maggioranza di Comau, azienda torinese specializzata in automazione industriale, al fondo internazionale One Equity Partners. Questa mossa ha riaperto le tensioni con il governo italiano, che sta considerando l'uso dei poteri speciali, noti come "golden power", per intervenire nella vendita.

Il governo guidato da Giorgia Meloni, sotto la pressione dei sindacati, sta valutando l'uso della golden power su Comau. Questo strumento normativo permetterebbe al governo di bloccare o di mettere delle condizioni ben definite su determinate operazioni che potrebbero ledere l'interesse nazionale. Il ministero delle Imprese e del Made in Italy si vorrebbe mettere di traverso alla cessione, secondo quanto reso noto dallo stesso ministero.

La decisione di Stellantis di cedere la maggioranza di Comau arriva dopo un semestre difficile per l'azienda, con il titolo in picchiata. I risultati finanziari del primo semestre, illustrati dal CEO Carlos Taveres, sono stati inferiori alle aspettative dell'azienda stessa, confrontati con un 2023 da record. Di conseguenza, il titolo è crollato in Borsa con un tonfo di oltre il 10%, recuperando in parte nel corso delle contrattazioni.

La questione Comau non è l'unica sfida in sospeso per Stellantis. L'attenzione è alta per il tavolo del 7 agosto, dove si discuteranno ulteriori questioni relative all'azienda. Nel frattempo, il governo italiano continua a valutare le sue opzioni riguardo all'uso della golden power. La situazione rimane fluida e l'esito finale potrebbe avere un impatto significativo sul futuro di Stellantis e Comau.

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