Salvini e il processo Open Arms, richiesto risarcimento di un milione di euro

- Il processo contro Matteo Salvini, accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d'ufficio, ha raggiunto un nuovo punto critico. Gli avvocati delle parti civili hanno chiesto un risarcimento di oltre un milione di euro per i danni subiti dai migranti trattenuti a bordo della nave Open Arms nell'agosto del 2019. La vicenda ha visto Salvini, allora ministro dell'Interno, impedire lo sbarco di 147 migranti soccorsi dalla ONG spagnola, tenendoli a bordo per 19 giorni.

La difesa di Salvini sostiene che la decisione di non far sbarcare i migranti fosse motivata dalla necessità di proteggere i confini italiani e di rispettare le leggi nazionali. Tuttavia, gli avvocati delle parti civili hanno descritto la condotta di Salvini come "disumana" e "politica", accusandolo di aver sacrificato la dignità dei naufraghi per fini elettorali.

Il processo, che ha visto la partecipazione di diverse associazioni come Legambiente e Arci, è stato rinviato a una data successiva. Nel frattempo, la richiesta di risarcimento ha sollevato ulteriori polemiche, con la Lega che ha criticato l'uso di fondi pubblici da parte delle associazioni per partecipare al processo.

La vicenda Open Arms continua a essere un tema caldo nel dibattito politico italiano, mettendo in luce le tensioni tra la gestione dei flussi migratori e il rispetto dei diritti umani. Salvini, da parte sua, continua a difendere le sue azioni, sostenendo che difendere l'Italia non è un reato, ma un dovere.

Ordina per: Data | Fonte | Titolo