L'oro stabilisce nuovi record

L'oro, il re dei metalli preziosi, è al centro dell'attenzione in questa settimana di contrattazioni nel mondo delle materie prime. Il metallo prezioso ha registrato nuovi massimi storici nella seduta di mercoledì 17 luglio, toccando la cifra record di 2.483 $/oncia.

La mattinata del 18 luglio è stata positiva per il Gold future (scadenza agosto 2024), che si è mantenuto a ridosso dei massimi, pur avendo perso parzialmente quota dal picco di ieri oltre 2.488 dollari. Il quadro tecnico è positivo, ma sarà necessaria una tenuta sopra 2.450 per preservare lo slancio rialzista e convalidare la prospettiva di un possibile approdo verso la soglia psicologica dei 2.500 dollari.

L'incertezza ancora elevata sul fronte dei tassi di interesse e sulle condizioni geopolitiche sono i principali driver che hanno consentito all'oro di registrare nuovi massimi storici. La commodity continua quindi il proprio trend positivo che da inizio anno le ha consentito di segnare quasi un +20%, con condizioni macroeconomiche legate alla domanda e all'offerta che non lasciano presagire cambi imminenti rispetto allo scenario attuale.

Da un lato le sempre maggiori possibilità che la Federal reserve (Fed) annunci nel corso della seconda metà del 2024 una serie di tagli dei tassi di interesse, dall'altro l'ipotesi di un ritorno di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti. Sono queste, secondo il Financial Times, le motivazioni alla base dell'aumento del prezzo dell'oro, che il 17 luglio ha toccato nuovi livelli record, superando i 73 euro al grammo.

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