Pontida, tra sovranismo e autonomia, la Lega si riunisce

- A Pontida, il tradizionale raduno della Lega ha visto la partecipazione di circa settemila leghisti provenienti da Veneto e Friuli Venezia Giulia, uniti sotto il vessillo del sovranismo e dell'autonomia. La manifestazione, che ha avuto luogo il 6 ottobre, non è stata scelta a caso: il giorno successivo ricorre infatti l'anniversario della vittoria della Lega Santa nella battaglia di Lepanto del 1571, un evento storico che ha segnato la sconfitta della flotta musulmana dell'Impero ottomano.

Matteo Salvini, leader della Lega, ha lavorato intensamente per organizzare l'evento, convocando il consiglio federale del partito per ben tre volte e mobilitando i dirigenti locali affinché portassero quanta più gente possibile a Pontida. Fabrizio Cecchetti, coordinatore per la Lombardia, aveva previsto l'arrivo di diecimila persone solo con i pullman dalle varie sezioni.

La parata, caratterizzata dal motto "Dio, patria, famiglia", ha visto anche l'innalzamento della bandiera della vittoria federalista. Salvini, accusato di sequestro di persona e omissione di atti d'ufficio per il caso Open Arms, ha cercato di sintetizzare, seppur con difficoltà, le istanze di due mondi apparentemente inconciliabili: il sovranismo e l'autonomia.

Tra i partecipanti, il generale ed eurodeputato Roberto Vannacci ha fatto la sua prima apparizione al raduno storico della Lega, accolto dalle note di "Generale" di Francesco De Gregori, brano che ha poi cantato insieme a Salvini.

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