Eruzione vulcanica in Islanda: un muro di lava di 50 metri

L'eruzione vulcanica nella penisola di Reykjanes, nell'Islanda sudoccidentale, continua, sebbene l'attività si sia calmata nelle ultime ore rispetto al giorno precedente. L'eruzione di mercoledì 29 maggio è stata la quinta e la più potente da quando il sistema vulcanico nei pressi di Grindavik si è risvegliato lo scorso dicembre dopo 800 anni, facendo fuoriuscire livelli record di lava.

Un muro di lava, alto 50 metri e lungo più di un chilometro, si è innalzato sulla penisola islandese di Reykjanes. Questo fenomeno è stato osservato da 27 geologi marchigiani. "Abbiamo camminato sulla lava fresca di marzo, ora si sono riaperte delle fessure da cui stanno uscendo fontane di 50 metri", racconta la geologa Cinzia Marucci, che insieme ad altri 26 colleghi marchigiani, è in viaggio nella penisola di Reykjanes, in Islanda.

Un videografo ha catturato un filmato con un drone che mostra una casa in fiamme dopo che l'edificio è stato travolto dalla lava che si è riversata nella città di Grindavik, in Islanda, domenica 14 gennaio. L'emittente islandese RUV ha dichiarato che lunedì l'attività vulcanica è diminuita anche se c’è ancora «grande incertezza per i prossimi giorni e settimane». L'emittente ha riferito che almeno tre case sono state distrutte.

Nonostante la diminuzione dell'attività vulcanica, c'è ancora grande incertezza per i prossimi giorni e settimane. Gli esperti continuano a monitorare la situazione e a fornire aggiornamenti regolari sulla situazione. Nel frattempo, la comunità locale e i visitatori sono invitati a rimanere vigili e a seguire le indicazioni delle autorità locali.

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