Tensione tra Iran e Israele, la minaccia di Teheran e la risposta di Netanyahu

- Teheran, dopo l'attacco missilistico contro Israele di martedì, ha dichiarato di essere in stato di guerra, con il ministero dell'Intelligence iraniano che ha definito qualsiasi contenuto a favore del nemico come tradimento. Il capo di Stato maggiore del regime degli Ayatollah, Mohammad Bagheri, ha minacciato di radere al suolo Tel Aviv se Israele dovesse reagire, pur affermando che l'Iran non cerca la guerra ma la pace e la calma. Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian ha aggiunto che Israele ha costretto l'Iran a reagire.

Dall'altra parte, Israele, con il premier Netanyahu, ha annunciato una dura guerra contro l'asse del male, puntando gli impianti nucleari iraniani. Tuttavia, il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha dichiarato che non sosterrà un attacco israeliano contro i siti nucleari iraniani, creando tensioni tra Washington e le autorità israeliane.

In questo contesto, l'Iran può contare sull'alleanza con la Siria di Bashar al-Assad e sul sostegno delle milizie di Hezbollah in Libano, degli Houthi in Yemen e di Hamas e della Jihad islamica palestinese nella Striscia di Gaza. Israele, invece, sembra poter contare sugli Emirati Arabi Uniti, l'Arabia Saudita e la Giordania, pronti a creare un cordone difensivo attorno allo Stato ebraico con l'inasprirsi del conflitto.

La situazione rimane tesa, con entrambe le parti che minacciano ritorsioni e con la comunità internazionale che osserva con preoccupazione l'evolversi degli eventi.

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