Medjugorje, La Santa Sede sospende la valutazione sui miracoli

- Il Dicastero per la dottrina della fede ha recentemente annunciato nuove Norme per il discernimento di presunti fenomeni soprannaturali, entrate in vigore il 19 maggio scorso. Queste Norme permettono al Dicastero di affrontare casi di presunti fenomeni soprannaturali in dialogo con i Vescovi diocesani coinvolti, trovando soluzioni pastorali adeguate. Tra i casi più noti c'è quello di Medjugorje, un piccolo centro della Bosnia ed Erzegovina dove, dal 24 giugno 1981, si dice che la Madonna appaia senza sosta.

La teologa Cristina Simonelli, docente di Teologia Patristica alla Facoltà teologica dell’Italia Settentrionale di Milano, ha commentato positivamente la decisione della Santa Sede di sospendere la valutazione sull'autenticità delle apparizioni di Medjugorje. Secondo Simonelli, è più opportuno concentrarsi sulla qualità dei frutti spirituali derivanti da tali esperienze piuttosto che sul giudizio di autenticità delle apparizioni stesse. Questo approccio evita di mischiare il giudizio sull'autenticità con quello sulla bontà della devozione conseguente.

Il documento vaticano, diffuso dal Dicastero per la dottrina della fede con il nulla osta del Papa, arriva 43 anni dopo l'inizio del fenomeno Medjugorje. Era infatti il 24 giugno 1981 quando Ivanka Ivanković e Mirjana Dragičević, durante una passeggiata a Podbrdo, ai piedi della collina Crnica, affermarono di aver visto una figura luminosa, identificata come la Madonna. Da allora, Medjugorje è diventato un luogo di pellegrinaggio per milioni di fedeli.

La decisione della Santa Sede di permettere il culto pubblico a Medjugorje, senza pronunciarsi sull'autenticità delle apparizioni, rappresenta un punto di svolta significativo. Questo approccio pragmatico permette di valorizzare i frutti spirituali e pastorali derivanti dalle esperienze dei fedeli, senza entrare nel merito della veridicità delle apparizioni. La scelta di concentrarsi sulla qualità della devozione piuttosto che sulla verifica dei miracoli riflette una visione pastorale più ampia e inclusiva.

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