Cina, Giappone e Corea del sud tornano allo stesso tavolo. E lo fanno proprio mentre Sergei Shoigu viene ricevuto per l’ennesima volta da Kim Jong-un in Corea del nord. Il segretario del consiglio di sicurezza russo ha consegnato al leader supremo di Pyongyang una «importante lettera» firmata da Putin, forse con nuove richieste sull’alleanza militare che vede impegnate truppe nordcoreane contro l’Ucraina.
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Roma, 22 mar. – Giappone, Corea del Sud e Cina hanno concordato oggi in una riunione trilaterale dei ministri degli Esteri che la pace nella Penisola coreana è una responsabilità condivisa. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri sudcoreano Cho Tae-yul, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Yonhap.Il vertice si è svolto a Tokyo, pochi mesi dopo un raro summit trilaterale tenutosi a maggio a Seoul, durante il quale i tre vicini — divisi da dispute storiche e territoriali — hanno deciso di…
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Il ministro degli Esteri giapponese Takeshi Iwaya (al centro) con i suoi omologhi cinese Wang Yi (sinistra) e sudcoreano Cho Tae-yul (destra) - REUTERS Le divisioni restano. Profonde. Ma è in atto un tentativo di ridisegnare il perimetro di una diplomazia regionale, mentre - come scrive la Reuters – “il presidente degli Stati Uniti Donald Trump sta sconvolgendo alleanze decennali”, anche a colpi di dazi.
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Di Giuseppe Gagliano – Dopo due anni di stallo, Cina, Giappone e Corea del Sud tornano a parlarsi in un incontro trilaterale a Tokyo, un evento che si carica di un peso geopolitico e strategico ben superiore a quello che appare in superficie. Se la diplomazia dell’Asia orientale si muove spesso in equilibri sottili, questa riunione segna un momento cruciale per il futuro degli assetti regionali, in un contesto sempre più definito dalla rivalità tra Stati Uniti e Cina, dalle tensioni commerciali e…
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A 11 anni di distanza, è proprio il caso di scriverlo, “Fiabeschi torna a casa”. Il personaggio creato dalla penna di Andrea Pazienza e già visto in “Paz!” di Renato De Maria nel 2002, torna a far capolino sullo schermo nel 2013. Sempre interpretato da Max Mazzotta, stavolta anche regista, co-sceneggiatore e responsabile delle musiche, la pellicola è una di quelle che in pochi conosceranno e ancora meno prenderanno la briga di andarlo a vedere.
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