Omicidio di Gravina, l'avvocato del marito rinuncia all'incarico

- In un drammatico sviluppo del caso di omicidio di Gravina in Puglia, l'avvocato Gioacchino Carone ha rinunciato all'incarico di difendere Giovanni Lacarpia, il 65enne accusato di aver ucciso la moglie Maria Arcangela Turturo. La decisione di Carone, comunicata nella serata di ieri, è motivata dal fatto che l'avvocato rappresenta già i figli della coppia, creando un evidente conflitto di interessi.

Lacarpia, fermato con l'accusa di omicidio aggravato e premeditato, avrebbe dato fuoco all'auto in cui si trovava la moglie. La donna, ricoperta di ustioni, è riuscita a uscire dalla vettura in fiamme, ma è stata raggiunta e bloccata dal marito, che le ha messo le mani alla gola. Questo tragico racconto è stato confermato dalla stessa vittima prima di morire, e successivamente corroborato dalla deposizione della figlia Antonia Lacarpia e del marito Francesco Cagnetta presso la Questura.

Il sindaco di Matera, Domenico Bennardi, ha espresso profondo dispiacere e vicinanza al sindaco di Gravina, Fedele Lagreca, e ai familiari della vittima. Questo ennesimo femminicidio avviene a pochi giorni dal summit internazionale tenutosi a Matera, dove i ministri per le pari opportunità dei sette Paesi più sviluppati del mondo si sono confrontati sulla piaga sociale della violenza di genere.

Le indagini mirano a ricostruire la figura di Giuseppe Lacarpia, cercando di capire il motivo per cui avrebbe organizzato quello che la Procura di Bari definisce un piano assassino in piena regola.

Ordina per: Data | Fonte | Titolo